Occupazione ai massimi storici, confermano ISTAT e INPS. Crescono i contratti stabili, calano quelli a termine. In due anni +1 milione di nuovi contratti a tempo indeterminato
5 cose da sapere
- 1. +1 milione di nuovi contratti stabili: È il bilancio in due anni di governo Meloni, pari a 1.000 assunzioni a tempo indeterminato al giorno.
- 2. Record storico di occupazione: Il tasso di occupazione ha raggiunto il 62,7%, il valore più alto dal 2004 (fonte ISTAT).
- 3. Calo del precariato: Nel 2024 sono diminuiti di oltre 200.000 i contratti a termine.
- 4. Più donne al lavoro: Il tasso di occupazione femminile ha superato il 52%: mai così alto in Italia.
- 5. Strategia confermata dai numeri: Decontribuzione, incentivi, riduzione del cuneo fiscale: le misure del governo puntano sul lavoro stabile e duraturo.
L’annuncio di Giorgia Meloni: “Un milione di posti di lavoro stabili in due anni”
«Il dato che mi rende più orgogliosa è che in media, ogni giorno, sono stati creati mille nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, per un totale di un milione di posti». Lo ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco del congresso nazionale della Cisl, sottolineando il bilancio occupazionale di due anni di governo. Il premier ha posto l’accento sulla qualità dell’occupazione: «Non precaria, ma duratura. Un lavoro che restituisce dignità, stabilità e speranza nel futuro».
Occupazione, i dati ufficiali confermano: record storico dal 2004
Dati ISTAT – 2024 e I trimestre 2025
– +508.000 contratti a tempo indeterminato nel solo 2024 (+3,3%)
– +143.000 contratti stabili nel primo trimestre 2025
– Tasso di occupazione al 62,7%, massimo storico dal 2004
– In media, nel 2024: 23,2 milioni di occupati tra i 15 e i 64 anni (+315.000 rispetto al 2023)
– Tasso di occupazione femminile al 52,2%, mai così alto in Italia
Dati INPS – Osservatorio 2024
– 8,1 milioni di nuove assunzioni totali
– 761.000 trasformazioni da tempo determinato a indeterminato
Una strategia che punta su occupazione stabile e crescita sostenibile
L’andamento positivo del mercato del lavoro è frutto di un mix di misure: decontribuzioni per i giovani e le donne, incentivi alle assunzioni stabili, riduzione del cuneo fiscale, rilancio del sistema produttivo. Meloni lo ha rivendicato con forza: «Non ci accontentiamo di ridurre la disoccupazione. Vogliamo un’Italia dove chi lavora possa progettare la propria vita con serenità».
Un cambio di paradigma: meno precari, più certezze
Il dato più significativo non è solo nella quantità, ma nella qualità dell’occupazione:
– Calano i contratti a termine (-203.000 nel 2024)
– Crescono gli autonomi stabili (+47.000)
– Si rafforza l’occupazione tra gli over 50 e tra le donne
Un segnale chiaro: il lavoro torna ad essere un pilastro di stabilità sociale, e non più un fattore di precarietà diffusa.
Meloni punta sull’Italia che lavora
Il governo rivendica un risultato concreto, certificato dai numeri. In una fase storica di trasformazione e incertezza economica, l’Italia si distingue per resilienza e creazione di occupazione stabile. Le sfide restano aperte – a partire dall’occupazione giovanile e dal divario Nord/Sud – ma la direzione è tracciata: più posti, più stabili, più dignità.