“Il Presidente Meloni l’ha sottolineato proprio ieri: una congiuntura non facile, peraltro legata a fattori esogeni come le politiche Bce, non altera una tendenza strutturale alla crescita, più forte che nelle altre grandi economie europee, e all’aumento dell’occupazione. Oggi l’Istat lo certifica con nuovi dati”. Così Marco Osnato (FdI), presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico e finanziario di Fratelli d’Italia, dopo che l’istituto nazionale di statistica ha diffuso i numeri sull’impiego nel secondo semestre 2023: rispetto al precedente, +129mila unità (+0,6%), che risulta da un aumento ancora più marcato tra i dipendenti a tempo indeterminato e gli autonomi e una significativa diminuzione di contratti a tempo determinato, disoccupati e inattivi. I dati non lasciano spazio ad interpretazioni: con il governo Meloni si registra il record di occupati con oltre 23,5 milioni di italiani a lavoro. “Un risultato importante, con pochi precedenti, registrato proprio nel trimestre in cui il Decreto Lavoro è stato in vigore prima della conversione”, prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia. “Qualcuno ha scritto che il Cdm del 1° maggio è stato uno show propagandistico. I dati dicono il contrario: oggi c’è più lavoro e di maggiore qualità. Grazie al Governo per il suo impegno contro la ‘cultura del divano’, l’assistenzialismo per fini elettorali, la precarietà. Cassandre smentite ancora una volta”, conclude Osnato.