Lavoro, Ricchiuti (FdI): Istat certifica ottimo lavoro Governo Meloni

“Non c’è cosa peggiore che sponsorizzare dei referendum dando numeri non corrispondenti alla realtà. “C’è stato un aumento della precarietà che nel nostro paese non ha precedenti, sono aumentati i contratti a termine”, dice il vero frontman dei quesiti referendari, nonché organico alla sinistra, ovvero Landini. Durante il governo Meloni si è registrato un significativo aumento dei contratti a tempo indeterminato in Italia. Tra ottobre 2022 e ottobre 2024, prendendo i primi 2 anni del governo Meloni, il numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato è aumentato di circa 937.000 unità, raggiungendo quota 16,2 milioni. Nello stesso periodo, i contratti a termine sono diminuiti di 266.000 unità, portando l’incidenza dei lavoratori precari al 14,4% del totale, in calo di 2 punti percentuali rispetto a ottobre 2022. Nel 2024, secondo l’ISTAT, gli occupati con contratto a tempo indeterminato sono aumentati di 508.000 unità (+3,3%), mentre i contratti a termine sono diminuiti di 203.000 unità (-6,8%). Nel mese di gennaio 2025, gli occupati a tempo indeterminato sono aumentati di 60mila unità, raggiungendo quota 16,4 milioni su base annua (+702mila). L’aumento dei contratti a tempo indeterminato durante il governo Meloni riflette una tendenza positiva nel mercato del lavoro italiano, con una riduzione della precarietà e un incremento della stabilità occupazionale. Questi non sono numeri del governo ma dell’ISTAT, farebbe bene a trovare altri argomenti il segretario della CGIL per stimolare i cittadini a recarsi alle urne per un referendum accolto con freddezza dagli italiani e che otterrà l’unico scopo di sperperare un po’ di risorse pubbliche”.

Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.

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