“Resta inascoltata la richiesta di confronto dei lavoratori di Lazio Innova. L’Amministrazione Zingaretti tira dritto e nega l’estensione del lavoro agile oltre il 31 agosto ai soggetti fragili, contraddicendo clamorosamente quanto deciso per i propri dipendenti. Gli assessori Di Berardino e Orneli si sono sottratti all’incontro con le sigle sindacali senza nemmeno fornire una motivazione. I dipendenti di Lazio Innova chiedevano fossero affrontate questioni urgenti quali la mancanza della contrattazione di secondo livello, la non avvenuta valorizzazione delle risorse umane, l’inesistenza di un accordo per il ricambio generazionale ed appunto il futuro dello smartworking. Accolto e adottato con successo inizialmente ma poi – nella pratica – scoraggiato e a malapena tollerato, da quella stessa società che dovrebbe promuovere l’innovazione del territorio e delle imprese. Anche in questa circostanza, come avviene ormai da dieci lunghi anni, l’Amministrazione Zingaretti non punta al miglioramento delle sue aziende in house, ma vuole semplicemente utilizzarle per piazzare soggetti funzionali alle politiche di potere del Pd. Zingaretti ed i suoi assessori non accolgono le istanze di categorie, sindacati e dipendenti e calano dall’alto provvedimenti senza concertazione alcuna. Come nel caso della Deliberazione 28 luglio 2022, n. 654 e della Deliberazione 4 agosto 2022, n. 679 in materia proprio di organici e di spese per il personale. Mentre da una parte, in piena campagna elettorale, si stanziano fondi ingenti per assumere altri lavoratori, nessun ascolto viene concesso ai dipendenti di Lazio Innova, calpestando le fondamentali regole che governano le relazioni aziendali.” Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di FdI.