“Mi fa piacere che in Senato l’esame della proposta di delega al Governo in materia di retribuzione equa per i lavoratori stia andando avanti. La X Commissione del Senato sta esaminando, in sede referente, gli emendamenti inerenti alla proposta di legge (S. 957) “Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione”. Al provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati il 6 dicembre 2023 (C. 1275), sono state abbinate le proposte di legge S. 956 d’iniziativa popolare (recante “Disposizioni in materia di salario minimo”) e S. 1237 Magni (recante anch’essa “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo”). Significative motivazioni escludono che si possa procedere ad una nuova calendarizzazione alla Camera del salario minimo. Una ipotetica calendarizzazione della proposta C. 2179 d’iniziativa popolare andrebbe ad interferire con i lavori del Senato sulla materia in questione, creando un cortocircuito legislativo. Peraltro, il testo della proposta di legge C. 2179 è identico a quello di una delle proposte di legge all’esame del Senato, la S. 1237 Magni. Oltre ad essere illogico da parte della Camera voler ritornare su un argomento su cui ha già espresso la sua decisione con l’approvazione, con modificazioni, della proposta di legge C. 1275. Nell’ipotesi – per assurdo – che venisse avviato l’esame della proposta di legge sul salario minimo e si giungesse alla sua approvazione, verrebbe trasmesso al Senato un testo che potrebbe contenere scelte di merito confliggenti con quelle contenute nelle proposte di legge già all’esame del Senato. Inoltre che sulla base di quanto previsto dall’articolo 78 del regolamento della Camera, la Commissione Lavoro non potrebbe procedere all’esame della proposta sul salario minimo finché il Presidente della Camera – acquisito l’avviso del Presidente del Senato – non abbia fornito le necessarie indicazioni al riguardo”. È quanto afferma in una nota il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, l’On. Walter Rizzetto (FdI).