Le Figaro: La Comunità ebraica italiana, spaventata dalla sinistra, sta con la Meloni

Lo schietto sostegno del capo del governo a Israele ha colpito la comunità ebraica del Paese.

“Dobbiamo ringraziare Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per come difendono Israele”. Parole e musica di Edith Bruck, 92 anni, sopravvissuta ad Auschwitz, sentita da Le Figaro in una inchiesta sulla Comunità ebraica italiana all’indomani dell’attacco terroristico del 7 ottobre.

Il giornale francese ha raccolto umori e pareri tra gli esponenti più rappresentativi dei circa 25mila ebrei che vivono in Italia e il quadro che ne esce non è affatto lusinghiero per la sinistra italiana.

Il perchè lo si evince dalle parole di Noemi Di Segni: “Giorgia Meloni, come tutti i Paesi europei, si è subito schierata in difesa di Israele e ha condannato gli attentati di Hamas nei termini più chiari e assoluti”, spiega Noemi Di Segni, che dal 2016 è presidente dell’UCEI, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Ma senza riserve o secondi fini, mentre la sinistra difende Israele con un ‘ma’…”, spiega la rappresentante, che tuttavia è una sostenitrice della sinistra. Per guadagnare voti? Dato che gli ebrei in Italia sono solo 25.000, venti volte meno che in Francia, la questione è altrove, ipotizza il quotidiano francese.

Per Riccardo Pacifici, ex presidente della comunità ebraica di Roma, “Giorgia Meloni sta seguendo le orme del suo mentore politico, Gianfranco Fini, l’ex leader del Msi che nel novembre 2003 fece uno storico viaggio allo Yad Vashem, dove riconobbe la responsabilità del fascismo per le famigerate leggi razziali del 1938″. Questo è stato il punto di svolta nelle relazioni tra Italia e Israele. Ma è andata oltre”, afferma Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano. Dopo Berlusconi, nel 2011, i governi di sinistra sono sempre stati filo-palestinesi e hanno sistematicamente votato a favore delle risoluzioni ONU contro Israele. Tuttavia, dall’arrivo di Giorgia Meloni, l’Italia si è astenuta”.

“Mai, dopo Berlusconi, l’Italia ha difeso così bene Israele”, afferma Walker Meghnagi. Gli ebrei italiani rimproverano alla sinistra, che sventola la bandiera dell’antifascismo, di aver lasciato cadere la questione di Israele. Nel Partito Democratico ci sono alcuni amici di Israele, ma il partito non li sostiene senza riserve”, lamenta Noemi Di Segni a Roma. Mi chiedo spesso: se la sinistra fosse stata al potere, l’Italia avrebbe difeso anche Israele? In effetti, dice Claudio Cerasa, direttore del quotidiano Il Foglio, “quando abbiamo organizzato la prima manifestazione a sostegno di Israele al Colosseo, gli eletti di Fratelli d’Italia erano i più numerosi, e soprattutto molto più numerosi degli eletti democratici”.

Sostegno a Israele e capacità di mediazione con il mondo arabo

Non c’è solo il sostegno sincero a Israele nella politica della Meloni, ma anche una certa dose di equilibrio e lungimiranza che le consente di mettere l’Italia in una posizione di mediazione, attraverso il dialogo continuo con i paesi arabi. Tanto che, riconosce Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica: “Nel processo di riequilibrio della sua posizione, sembra che l’Italia, come la Francia, possa far parte di una missione internazionale per proteggere la Striscia di Gaza a guerra finita”.

Riccardo Pacifici ammette: “È impressionante che il modo in cui la comunità guarda a Giorgia Meloni e a Fratelli d’Italia sia completamente cambiato. I gruppi sociali la guardano con simpatia: il 90% delle persone con cui parlo le è profondamente grato. E oggi molti sarebbero pronti a votare Fratelli d’Italia”. Riccardo Pacifici, nipote di un rabbino sterminato a Birkenau insieme alla moglie, è fortemente impegnato nei Democratici. Sarebbe disposto a votare per il partito con la fiamma? È un’opzione”, dice. Oggi non è più un tabù”.

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La Redazione de La Voce del Patriota

2 Commenti

  1. Ecco una nuova, bella dimostrazione della favoletta dei famigerati rossi secondo cui Fratelli d’Italia sia un partito uscito dalla placenta del fascismo: la sinistra vede così crollare e frantumarsi un altro tassello del loro tarlato cervello rimasto ibernato dalla fine degli anni 40 del secolo scorso. E’ ora di disporre lo scongelamento e verificare se sarà mai possibile rendere utilizzabile quella materia grigia.

    • Egregio amico, io non posso sapere la tua età, ne la tua estrazione culturale e ideologica, nemmeno quale percorso hai preso per giungere a sostenere Fratelli d’Italia o quali esempi tu abbia avuto nel tuo approccio alla destra (presumo che, seguendo le tue convinzioni da te esposte in questa sede, tu simpatizzi per FDI).
      Anche io ho simpatia per Giorgia in primis, ma sostengo una visione destrorsa del mondo, della società e della politica, di stampo più romantico, qualcuno direbbe più estremo, ma non è proprio così estrema se consideriamo la storia della destra dal periodo della prima guerra mondiale in poi e la sua evoluzione.
      Parlo però della vera destra, partita comunque come voce anche essa del popolo, delle classi lavoratrici e intellettuali che hanno a cuore la propria nazione, come alternativa alle sinistre sia socialiste che cattolico-popolari e come superamento del conservatorismo liberal-democratico e dei reazionari aristocratici.
      Purtroppo, per chi la pensa come me da una parte non è giustificabile che esistano entità come Hamas e Hezbollah e altre simili che hanno come idea un mondo retto da sistemi teocratici con regole spacciate sotto forma di parola di Dio e dettate da profeti o messia senza possibilità di poterne discutere la loro attendibilità e utilità. Ed in questo noi europei ci siamo già passati per lo meno dal IV secolo d.C. fino a circa 200 anni fa: Cacce agli eretici, Inquisizione e cacce alla streghe, etc.. Quindi alla luce di ciò per me nessuna Hamas deve avere in mano la guida del popolo palestinese.
      Ma in base alle mie idee non posso stare nemmeno dalla parte di Israele.
      State già pensando che io abbia “Il Protocollo dei Saggi di Sion” di Madame Blavatzky sul comodino, ma non è così…
      Quello che so sono: 1) Quello che mi hanno raccontato da ragazzo, mentre vivevo in Germania, le persone allora anziane che hanno visto con i loro occhi cosa succedeva tra la fine del 1800, la prima guerra mondiale e la Repubblica di Weimar, quando gli israeliti erano una delle classi più ricche di Germania e di come speculavano sulla Grande Crisi, come prestavano i soldi a usura ai tedeschi più poveri e di come iniziarono, quando annusarono l’arrivo del Nazionalsocialismo, a comprare terra per 2 soldi agli arabi in Palestina e a rivenderla al triplo agli altri ebrei più poveri dell’est che volevano fuggire.
      Qualche anno dopo ero fidanzato con una ragazza ungherese di origine rumena il cui nonno era Ionel Bratianu, ex primo ministro rumeno negli anni 30, e costui mi raccontò di come i grandi magnati ebrei finanziavano sia il Partito Conservatore di centro destra e sia il Partito Socialista e tutta la sinistra per monopolizzare l’economia rumena mentre il popolo era alla fame. C’era solo una organizzazione che combatteva contro questo stato delle cose: la Legione dell’Arcangelo Gabriele di Corneliu Codreanu, l’ unico partito di vera destra, fatto uccidere dal governo conservatore col beneplacito della sinistra e su mandato dei cartelli ebraici.
      Dunque: Sono di destra= Né con Hamas e né con Israele.

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