Le Figaro promuove Giorgia Meloni: “Riporta l’Italia al centro d’Europa e la allontana dai populismi”

Anche Le Figaro si unisce alla ormai lunga lista dei quotidiani internazionali che hanno espresso parole di favore nei confronti dell’operato di Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni ha smentito gli oracoli del fallimento

Il giornale francese ha infatti analizzato il primo anno e mezzo di lavoro a capo del governo italiano da parte della leader di Fratelli d’Italia, che con serietà è riuscita a smentire “gli oracoli che prevedevano il suo inevitabile fallimento”: “Cento anni dopo la marcia su Roma che portò Benito Mussolini a formare il governo – si legge nel lungo articolo dedicato alla premier – il suo [di Giorgia Meloni, n.d.r.] arrivo al potere ha suscitato il timore di una riabilitazione del fascismo o di una secessione dall’Unione europea. Molti si sono anche chiesti sulla sua capacità di guidare la coalizione delle destre e di imporsi di fronte ai suoi temibili alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi”. Tutto smentito per Le Figaro: “La presidente del Consiglio – si legge – ha imposto la sua autorità nei confronti del suo governo e della sua maggioranza”. Un lungo paragrafo è dedicato alla sua azione da capo di governo, esplicatasi nella difesa dei valori tradizionali, come la famiglia, la religione e il patriottismo, nella fermezza sull’immigrazione mediante la strategia di “delocalizzare la gestione dei migranti in Albania o in Tunisia, tenendo conto delle esigenze delle imprese italiane di fronte al crollo della popolazione attiva”. Rilevante poi il progetto di revisione costituzionale atto a rafforzare i poteri del Presidente del Consiglio, proposto “senza entrare in conflitto con Sergio Mattarella, il molto rispettato presidente della Repubblica”. E in campo europeo, Giorgia Meloni ha garantito l’utilizzo dei 192 miliardi di euro del piano Next Generation EU, ha saputo dialogare con tutti mostrando vicinanza con Ursula von der Leyen, mai rinnegando l’alleanza atlantica, anzi dimostrando “una determinazione incrollabile per rafforzare la NATO, contenere l’imperialismo russo, aiutare l’Ucraina, sostenere Israele contro Hamas”.

La serietà di Giorgia Meloni allontana i populismi

Ergo la tesi finale: “La linea politica seguita da Giorgia Meloni non è neo-fascista. Non è rivoluzionaria, ma conservatrice. Non intende superare la divisione tra destra e sinistra o operare una sintesi tra socialismo e nazionalismo, ma rivendica una posizione risolutamente conservatrice”. Secondo Le Figaro, si tratterebbe infatti di un nuovo “post-populismo”, che muove dal fallimento dei populismi degli ultimi anni, con l’intento di “conciliare il conservatorismo sui valori, l’intransigenza nella lotta contro l’immigrazione clandestina, l’incoraggiamento dell’impresa libera, il ricorso al protezionismo, la solidarietà occidentale, il progetto di un’Europa delle patrie che privilegi la difesa delle sue frontiere esterne”. Una strategia vincente in Italia (Le Figaro ricorda i buoni risultati in Italia di Fratelli d’Italia, secondo i sondaggi saldamente in vantaggio sugli altri partiti al 27%), che “ha fatto scuola” in altri Paesi comunitari (quali Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, Spagna e Grecia) e che ora vuole prendersi l’Europa. L’intento di Giorgia Meloni è infatti quello di “rompere la coalizione tra i conservatori del PPE e i social-democratici che guida il Parlamento” europeo al fine di “far emergere una maggioranza delle destre di cui il gruppo ECR diventerebbe il perno”. Portando così alla modifica delle politiche principali dell’Unione, “orientandola verso una confederazione di Stati-nazione, riaffermando le radici storiche e i valori che fondano la sua civiltà, dando la priorità alla sicurezza interna ed esterna, rompendo con la burocrazia, l’inflazione delle norme e l’ecologia decrescente”. È comunque “essenziale”, secondo il noto quotidiano francese, comprendere che il progetto di Giorgia Meloni e della sua destra conservatrice “non è rivolto al passato”, ma “costituisce una forma politica originale”.

Italia centrale in Europa

Le Figaro si chiede se, dopo aver ottenuto l’appoggio dei partner, la strategia di Giorgia Meloni di prendersi l’Europa, sarà vincente. “Tuttavia – si legge ancora – bisogna riconoscere che la riabilitazione consapevole della divisione tra destra e sinistra costituisce un antidoto efficace al populismo e al deficit democratico che colpisce le nazioni libere e l’Unione Europea. Uno dei paradossi – continua il testo – non è che l’Italia, nonostante le sue difficoltà, si trovi oggi al centro dell’Unione mentre la Francia è isolata. E che Giorgia Meloni permette al suo paese di superare il populismo quando Emmanuel Macron prepara metodicamente il suo arrivo al potere in Francia, condannando il nostro paese – la Francia, appunto – a un grande balzo indietro”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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