Le Monde ammette: anche in economia l’Italia dà una lezione alla Francia. E all’Europa

Come in Italia-Francia del 2006, anche oggi il

nostro Paese vince. 

Ma questa volta, il campo di gioco è diverso, ed è quello politico-ed economico. 

E questo per stessa ammissione dei francesi, secondo cui gli italiani davvero “can do it better”. 

Ad ammettere la ‘sconfitta’ nero su bianco è il quotidiano Le Monde che, nonostante in passato non avesse risparmiato colpi al Governo di Giorgia Meloni( definendo la sua strategia addirittura “doppiogiochista”) oggi invece la promuove a pieni voti, soprattutto sul fronte economico. 

Tant’è che, si legge: “Negli ultimi tre anni Roma ha ridotto in modo significativo il proprio deficit pubblico, mentre Parigi ha lasciato che il proprio crescesse a dismisura. Agli occhi degli investitori, l’Italia è ora credibile quanto la Francia”. E continua: “Sui mercati, il divario tra i tassi di interesse dei due Paesi è quasi scomparso.”

Una ammissione difficile da fare per i francesi, ma che dinanzi all’evidenza non ha scampo. Ed è lo stesso giornale parigino a sottolinearlo: “Per quanto difficile da accettare per la Francia, molti investitori non hanno più dubbi: l’Italia del primo ministro Giorgia Meloni è ora altrettanto credibile in materia di finanze pubbliche, se non di più.” 

E, addirittura, secondo l’economista Philippe Crevel  “l’Italia è ora in grado di dare lezioni alla Francia”. 

Ecco dunque che il nostro Paese grazie alla guida saggia di Giorgia Meloni è diventato, in pochi anni un vero e proprio modello per i vicini, anche sotto un profilo di gestione economica e fiscale. 

Un aspetto che di certo non era stato previsto dai soliti maligni che invece avrebbero sperato in un crollo totale del Paese. Solo perché guidato dalla destra. 

E invece oggi quegli stessi gufi rossi devono ammettere che le cose non sono andate come avrebbero desiderato loro egoisticamente, e questo è un dato di fatto, dal momento che anche il “nemico-amico” francese ha sventolato bandiera bianca, ammettendo la superiorità del modello italiano. 

Un modello che è stato creato su una base disastrosa, lasciata da anni di sinistra latente la cui punta di diamante è stata il fallimentare super bonus che ha lasciato un buco gigantesco nelle casse dello Stato. Un modello che però, grazie all’impegno, ad una visione pragmatica e chiara, è stato in grado in meno di tre anni di far rinascere letteralmente il Paese. 

Un modello che è vincente su tutti i fronti, e che rende ad oggi l’Italia il punto di riferimento in Europa e nel mondo. 

Un modello che, oggi, porta il nome di Giorgia Meloni. 

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