Leoncavallo. De Corato (FdI): approvazione linee guida bando per nuova sede ennesimo sfregio a Milano e milanesi. Presenterò richiesta accesso atti e esposto a Procura e Corte dei Conti

“Apprendo, senza sorpresa, che la Giunta di Milano ha approvato le linee di indirizzo del bando per la cessione del diritto di superficie dell’immobile di via San Dionigi, destinato con ogni probabilità a diventare la nuova sede del Leoncavallo. È l’ennesimo sfregio alla città e ai milanesi. Presenterò immediatamente richiesta di accesso agli atti e depositerò un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti affinché siano accertati, in tempi rapidi, tutti i profili di legittimità e di merito dell’operazione”

Ad annunciarlo è il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi.

“L’accesso agli atti servirà a verificare: la sussistenza dell’interesse pubblico concreto e attuale alla cessione del diritto di superficie; la congruità economica dei canoni o del corrispettivo rispetto al valore di mercato e ai costi di eventuali lavori; la parità di trattamento e la trasparenza delle regole di gara, come impongono la normativa sulla concorrenza e i principi del Codice dei contratti pubblici; l’assenza di conflitti di interesse e la completezza dei pareri tecnici e contabili- spiega De Corato. Qualora emergessero carenze istruttorie o scelte manifestamente illogiche, chiedo alla Giunta di esercitare l’autotutela per sospendere l’efficacia degli atti e, se del caso, annullarli o revocarli, prima che si producano effetti pregiudizievoli per il Comune e per i cittadini”. 

“Alla Corte dei Conti – continua – chiederò di valutare possibili profili di danno erariale: un prezzo o un canone sotto soglia, oneri manutentivi o di sicurezza scaricati sul bilancio comunale, mancata riscossione di canoni, concessioni non sorrette da adeguata motivazione di interesse pubblico, o condizioni che, di fatto, avvantaggino un soggetto a scapito della collettività. Invece, alla Procura della Repubblica chiederò di verificare l’eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti nelle fasi di programmazione, predisposizione del bando, aggiudicazione e gestione, fermo restando il pieno rispetto della presunzione d’innocenza”. 

“C’è poi un tema di compatibilità urbanistica e di sicurezza -precisa De Corato. In via San Dionigi i residenti segnalano da tempo disagio sociale, spaccio e degrado. L’insediamento di un centro sociale di quelle dimensioni rischia di aggravare criticità già note. Per questo chiederò che, prima di ogni decisione definitiva, siano prodotti e pubblicati gli atti relativi alla conformità urbanistico-edilizia, alla destinazione d’uso e ai titoli abilitativi, ai requisiti igienico-sanitari e antincendio, nonché una puntuale valutazione d’impatto su ordine e sicurezza pubblica con il coinvolgimento di Prefettura e Questura, anche alla luce della normativa sulla sicurezza urbana. Senza questi presupposti, procedere sarebbe irresponsabile”. 

“Ricordo, inoltre, che in città risultano altri nove stabili occupati abusivamente da centri sociali. Mi domando cosa stia aspettando la Magistratura a disporre gli sgomberi degli immobili, laddove accertati i presupposti di legge. Per tutte queste ragioni chiedo la sospensione dell’iter su via San Dionigi fino alla piena pubblicazione degli atti e alla conclusione delle verifiche. Milano merita decisioni fondate su legalità, trasparenza e tutela dell’interesse pubblico, non scorciatoie ideologiche. Continuerò a dare voce ai milanesi che chiedono sicurezza e rispetto delle regole, in ogni quartiere della nostra città”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia.

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