“L’esecuzione dello sfratto del Leoncavallo conferma e rafforza la nuova stagione del rispetto della legalità senza eccezioni, anche nelle aree metropolitane.
Simbolo nazionale delle ‘okkupazioni’ abusive, nato dalla riconversione dei vecchi arnesi del movimentismo estremista della sinistra riadattato alla logica dell’affarismo, il Leoncavallo è dal oltre 30 anni fabbrica di odio e contrapposizione sociale.
Ancor più grave del profitto politico che viene tratto rinfocolando vecchi rancori e raccontando menzogne, è il profitto economico che viene sottaciuto, oltre al danno per lo Stato che deve sborsare cifre milionarie ai legittimi proprietari vittime degli “espropri proletari”. Dietro queste “lotte” infatti si nasconde un sistema economico dall’entità ignota che produce feste, eventi, concerti, corsi, cene, somministrazioni di vario genere (alcol, gadget, droga), affitti, tutto senza pagare un euro per imposte e autorizzazioni; le attività di questi centri sociali rappresentano un mondo parallelo, quasi fossero enclave extra territoriali, ignorate dalle amministrazioni di sinistra che fondano parte del loro consenso sulla loro regolarizzazione, sull’acquisto a spese dei cittadini degli immobili occupati e consegna gratuita degli stessi agli occupanti. Un meccanismo aberrante e infernale che ha generato un sistema clientelare vicino alla prassi mafiosa del voto di scambio.
In uno Stato di diritto nessuno può appropriarsi di spazi pubblici o privati con la forza. Da quando è in carica il governo Meloni la musica è cambiata, sono stati sgomberati circa 4mila immobili occupati, mentre restiamo in attesa che la magistratura concluda le sue indagini sul racket delle occupazioni abusive e il loro sfruttamento economico in danno dei soggetti più deboli, mentre allo stato ci sono solo le condanne da parte dell’autorità giudiziarie verso il ministero degli interni per risarcimenti milionari ai proprietari. Sarebbe giusto che tali ingenti somme fossero pagate dai partiti che foraggiano questo far west.
Un’altra storia nuova si aggiunge all’obiettivo di normalizzazione dell’Italia, secondo i principi del buon senso.”
Così dichiara Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati di Fratelli d’Italia.