Dopo settimane, se non mesi e anni di irrilevanza, oggi, finalmente doveva essere il giorno di un minimo riscatto per il Governo italiano e il ruolo della nostra Nazione nello scenario internazionale. Tema la crisi in Libia, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe dovuto incontrare a Roma, presumibilmente per mediare tra le parti in lotta, sia il generale Khalifa Haftar che il premier del governo libico riconosciuto dall’Onu, Fayez al-Sarraj. Solo che quest’ultimo ha dato forfait, annullando l’incontro, pare per “gravi carenze” di organizzazione da parte italiana.
Immaginate due persone che hanno litigato pesantemente, entrambi vostri amici. Immaginate di invitarli a casa vostra, nello stesso giorno, ma in orari diversi, senza però avvisare uno dei due dell’invito rivolto a entrambi. Cosa potrebbe succedere? Nullo di buono naturalmente.
Certe cose sono materia molto complessa e delicata è vero, non andrebbero semplificate mai, ma l’esempio appena descritto rende almeno minimamente l’idea dell’approssimazione sempliciona, quella si, di cui si è reso responsabile il governo targato PD- Movimento 5 stelle.
Dopo che Conte ha incontrato a Palazzo Chigi il generale Khalifa Belqasim Haftar, presidente dell’Esercito nazionale libico, il Premier libico Fayez Al Sarraj che legittimamente considera il primo un aggressore del suo Governo riconosciuto sul piano internazionale, ha cancellato il meeting italiano affidando la motivazione all’’ambasciatore libico all’Ue, Hafed Ghaddur: “Non ci possono essere dialoghi o incontri con il criminale di guerra Haftar”.
Secondo fonti russe, ci sarebbero state gravi carenze da parte dell’Italia nell’organizzare il “tavolo libico”.
Il premier del Governo di accordo nazionale libico (Gna), Fayez al Serraj, non si e’ recato a Roma per colloqui col presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, perche’ la parte italiana non e’ riuscita a organizzare in modo corretto l’incontro. Lo sostiene Lev Dengov, capo del gruppo di contatto russo per la Libia, citato da Russia Today. ” Secondo il rappresentante russo, l’Italia non e’ riuscita a organizzare correttamente l’incontro: “Molti punti non sono stati discussi con entrambe le parti”.