Libri. Gian Piero Joime e la sua analisi alla ricerca della Via italiana all’innovazione ecologica

L’ecologia, intesa in senso ampio, è senz’altro un argomento che, attualmente, interessa in qualche modo tutti. Se ne parla infatti tantissimo, e non sempre a proposito: tanto (troppo) spesso, infatti, l’ambiente, il clima e tutto quanto ad essi connesso, sono utilizzati come una sorta di bandiera ideologica, dimenticando quasi del tutto l’effettiva portata di progetti e politiche che dovrebbero invece tenere conto delle applicazioni concrete degli stessi.

Ecco perché è importante approfondire e non lasciarsi trascinare in schematismi alla Greta Thunberg. Uno strumento utile a tal fine, che vi sentiamo di consigliarvi, è il saggio di Gian Piero Joime, professore di economia dell’ambiente e del territorio nella facoltà di Economia dell’Università Guglielmo Marconi di Roma oltre che, tra le altre cose, socio esperto e componente del comitato scientifico della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dell’Istituto Stato e Partecipazione.

Il suo ultimo lavoro, preceduto da un altro saggio sul tema (Tradizione ecologica, Eclettica 2022), si intitola Innovazione ecologica, per una via italiana (Eclettica, 2024) e nasce – spiega la quarta di copertina – “dall’osservazione di alcuni squilibri nell’applicazione dei principi della teoria dello sviluppo sostenibile”. Partendo da tale premessa, l’autore, dopo aver cercato di “individuare i rischi e le opportunità derivanti dai nuovi standard ambientali e dalle eco-innovazioni per i nostri territori e per le nostre imprese”, prosegue nel suo approfondimento delineando “un possibile percorso per una via italiana alla transizione ecologica, basata sull’equilibrio tra gli assi ambientali, economici e sociali”.

L’idea, del tutto condivisibile, è quella di individuare un percorso che porti la nostra Nazione, con tutte le sue caratteristiche economiche, sociali e territoriali, verso obiettivi di transizione ecologica adatti alle sue peculiarità, ovvero che tengano conto non solo della tutela ambientale, ma anche delle necessità dello sviluppo economico e dei bisogni della giustizia sociale. Una via, in sostanza, che consideri tra le altre cose la ricerca della sovranità energetica, lo sviluppo delle filiere nazionali per la produzione di tecnologie e componenti per le eco-innovazioni, la tutela del Made in Italy, la bonifica e messa in sicurezza del territorio.

Una via, ancora, che sia – sottolinea ancora la quarta di copertina – “per la rinascita economica dei tanti territori delle nostre provincie, per trasformare i molteplici e tristi esempi di archeologia industriale in nuove fabbriche di innovazione e di lavoro. Una via italiana che, coniugando indipendenza energetica, salvaguardia ambientale e sviluppo industriale, può rappresentare un’occasione formidabile per una nuova sintesi tra crescita economica e benessere sociale”.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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