“L’ennesimo atto vandalico ai danni della lapide dedicata a Norma Cossetto a Genova, ripropone ancora una volta quanto certa sinistra non si sia mai evoluta dalla violenza della guerra civile. L’affronto contro il ricordo di una ragazza vittima di infoibamento e medaglia d’oro al valor civile, e’ un esempio di quanto sia violento e ignorante l’antifascismo militante, che vorrebbe portare l’Italia alle violenze della fine della guerra e magari rimpiangendo che il progetto della repubblica comunista italiana non si sia concretizzato. Il tutto condito nella rivendicazione di ‘Genova Antifascista’ dallo slogan ‘No Foibe No Party’. Resto in attesa di una ferma condanna dal ‘campo largo’ genovese”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino.