Liguria. Rosso (FdI): con Governo centrodestra crescono Pil e occupazione. Da Salis solo ideologia

“I dati che arrivano dalla Liguria su occupazione e Pil non solo sono confortanti, ma dimostrano che con il centrodestra all’opera la crescita c’è, così come stiamo vedendo a livello nazionale”.  Il coordinatore regionale di FdI Matteo Rosso commenta così i dati economici della Liguria. 

“I numeri sono chiari il Pil regionale in crescita all’1% tiene conto di un’economia resiliente e di un impegno del nostro tessuto imprenditoriale che, accompagnato dalle scelte della Regione, ha saputo puntare sui porti, sulla blue economy e sul turismo. Il binomio pubblico e privato che funziona, dove il primo deve essere a supporto e non di ostacolo a chi vuol far crescere la Liguria come l’Italia. Crescita che si vede anche nei numeri sull’occupazione in cui la crescita del 3,7% sul 2024 e la diminuzione degli inattivi mantengono le promesse fatte ai cittadini liguri”.

I dati della Liguria espressi nel Defr riflettono il trend Nazionale “e vanno in controtendenza alla propaganda della sinistra che dipinge l’Italia al collasso economico e isolata nel mondo. I fatti smentiscono la narrazione della sinistra che, al contrario, sta già deprimendo Genova a poche settimane dal suo insediamento. Incuranti del confronto con cittadini, imprese e sindacati proseguono sulla via della decrescita felice che fu di Doria e che nel 2017 abbiamo interrotto. L’ultimo atto ideologico è quello del salario minimo per gli appalti con il Comune che, estromessi gli organismi sindacali, e basandosi sull’aggiudicazione al maggior ribasso non farà che abbassare il costo del lavoro che oggi potrà contare su un nuovo valore non concordato dai sindacati. Un altro risultato dopo aver aumentato le tasse, smantellato la sicurezza nel centro storico, la gratuità dei mezzi pubblici e le opere di modernizzazione della Città. Una bella differenza – conclude Rosso – con quanto fatto dal centrodestra nel 2017 che aumentò la sicurezza spostando il mercatino illegale di Corso Quadrio e che diminuì la tariffa dei parcheggi di Genova che sotto la sinistra erano i più cari d’Italia”.

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