L’Italia cresce, ma il Superbonus pesa ancora: deficit schizza per colpa degli sprechi grillini

I dati emanati ieri dall’Istat raccontano di un’Italia che vuole superare a tutti i costi l’era delle scelte irresponsabile targata Cinque stelle, ma bonus e sprechi vari frenano ancora pesantemente la crescita. Una crescita che, nonostante tutto, fa meglio di quanto previsto: il Pil del 2023 è stato registrato al +0,9%, un balzo importante rispetto alle previsioni contenute nella NaDef (era infatti atteso un +0,7%) che permette all’Italia di ritagliarsi un’ottima posizione in Europa rispetto alle altre big. Una crescita che ha anche aiutato il debito ad alleggerirsi, arrivando al 137,3%.

Il dato che scoraggia, però, è quello inerente al rapporto deficit/pil, che ha raggiunto il 7,2%: un dato assai più alto rispetto al 5,3% previsto dal governo nella NaDef. Una maggiorazione che si traduce in circa 40 miliardi di euro in più rispetto alle stime dell’esecutivo. A pesare sulla spesa pubblica il mai sopito Superbonus, che non riesce a essere sconfitto neppure dalla crescita non prevista del Pil. In effetti, già erano stati visti al rialzo le stime sulla spesa dovuto a quel macigno che solo le più raffinate menti grilline potevano ideare: ad aprile 2023, le stime nel Def parlavano di una spesa dovuta al Superbonus di circa 14 miliardi, una cifra costretta a essere aggiornata già ad ottobre nella NaDef, che invece prevedeva 37 miliardi di euro, circa l’1,8% del Pil. Negli ultimi mesi, i crediti d’imposta avevano già fatto azionare degli allarmi su un loro possibile aumento, ed effettivamente così è stato: l’Istat parla per il solo 2023 di una spesa definitiva dovuta al Superbonus di ben 76 miliardi di euro, ben 62 in più a quelli previsti da aprile nel Def. 76 miliardi ai quali vanno aggiunti i 54 del 2022 e i 13 del 2021: in totale (finora) il Superbonus è costato 143 miliardi. Ben lontani dai 10 miliardi previsti nel 2020 da Conte e Gualtieri. 10 miliardi – sia chiaro – da spendere entro il 2032…

Il Superbonus è di fatto il macigno che rallenta ancora l’Italia. Il commento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: “I numeri ci dicono che l’emorragia dell’irresponsabile stagione del Superbonus ha avuto un effetto pesante sul 2023, andando purtroppo oltre le già pessimistiche prospettive. Con la non semplice chiusura di quella stagione la finanza pubblica dal 2023 intraprende – ha concluso – un sentiero di ragionevole sostenibilità”.

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