La presentazione del libro “L’Italia del Miracolo”, opera pubblicata dall’Istituto “Stato e Partecipazione”, ha avuto luogo anche a Napoli. L’evento si è svolto presso il Centro Studi “La Contea” venerdì 1° marzo, rivelando il libro come una significativa raccolta di testimonianze di dirigenti e politici che hanno giocato un ruolo cruciale nell’impulso dato alla Nazione durante il periodo del boom economico. Questi uomini hanno promosso l’interesse nazionale sia sul piano internazionale che in quello della politica interna.
Il Presidente del Centro Studi, l’ex Deputato Europeo Luciano Schifone, ha aperto l’incontro sottolineando il valore degli esempi offerti dai protagonisti del libro, esempi ritenuti ancora oggi fonti di ispirazione che supportano lo sforzo del Governo attuale. Tra i relatori che hanno preso parte alla presentazione figurano Vincenzo Riemma (Presidente GN di Napoli e provincia), Francesco Guarente (dell’Istituto Stato e Partecipazione, autore del capitolo su Costantino Mortati), Stelio Fergola (giornalista), e il Senatore Sergio Rastrelli (FdI), Segretario della 2ª Commissione permanente (Giustizia).
Il ruolo di moderatore è stato affidato a Vincenzo D’Anna, analista geopolitico e di comunicazione strategica, il quale ha espresso il proprio entusiasmo per un’opera che raccoglie le testimonianze di coloro che hanno incarnato “l’Italia del lavoro”.
Riemma ha aperto il dibattito evidenziando come figure come Olivetti e Mattei, e altri pionieri dell’imprenditoria italiana, abbiano superato lo stereotipo di un’”Italia pizza e mandolino”, competendo ai massimi livelli internazionali. Ha collegato il passato alla visione del governo Meloni, auspicando la realizzazione di un nuovo miracolo economico.
Guarente ha toccato diversi temi legati al lavoro e ai principi enunciati nella Carta Costituzionale, enfatizzando il valore del lavoro non solo come strumento economico ma anche come mezzo di partecipazione politica e crescita personale e spirituale. Ha inoltre tracciato un parallelo con l’attuale contesto politico e sociale, menzionando una proposta di legge presentata dall’Istituto e dall’Ugl in commissione lavoro il 1° febbraio.
Fergola, autore del capitolo dedicato a Enrico Mattei, ha osservato che le condizioni geopolitiche che favorirono lo sviluppo del Paese nel passato non sussistono in poi, facendo fronte a nuove sfide e attriti sia esterni che interni. Ha sottolineato l’importanza di riscoprire l’orgoglio nazionale, proponendo figure storiche come esempi da emulare.
Le conclusioni sono state affidate al Senatore Sergio Rastrelli, che ha ricordato come l’Italia del secondo dopoguerra sia soltanto una delle tante espressioni dei miracoli nazionali che si sono susseguiti nei decenni e nei secoli. Ha elencato personalità come Caffè, Fanfani, Ippolito, Mattei, Menichella, Mortati e Olivetti come pilastri dell’interazione tra Stato e lavoro, diversi per origine, evoluzione e natura politica, ma uniti da un comune profondo senso di interesse nazionale.