Lo scivolone della Murgia che infanga le forze armate: la sinistra è in crisi di identità

Le chiavi di lettura della realtà sono potenzialmente infinite, soprattutto quando il loro utilizzo è vincolato al fine da perseguire: la verità, però, resta sempre una sola, dettata dalla storia e dai fatti. La polemica nata durante i festeggiamenti del 2 giugno è chiaro sintomo di una sinistra che, sempre più in difficoltà, vaneggia e inventa complotti pur di dare aria alla bocca. “Ieri alla parata militare del 2 giugno, sotto gli occhi impassibili del Presidente Mattarella, è successo anche questo. Ma che serve ancora per capire costa sta accadendo?”: queste alcune parole postate sui social da Michela Murgia come didascalia al video che ritrae il Gruppo Operativo Incursori sfilare dinnanzi alle massime cariche dello Stato; in particolare, nel video si legge “entra in parata col saluto romano”, con riferimento al braccio destro alzato dal militare. Oltre a questo, Murgia incrimina anche il grido “Decima!” urlato dai Goi, per lei lampante riferimento alla Decima Mas (“Se il senso del video non fosse chiaro – spiega ancora su Instagram – cercate “X flottiglia MAS” su Wikipedia).

Farneticazioni, fake news, denigrazioni, disonore, letture fuorvianti della storia: Michela Murgia, in poche e semplici righe, ha dipinto il quadro più tragico della sinistra italiana; una sinistra che, in estrema difficoltà su tutti i fronti, non ha la forza di affrontare un dibattito serio, non ha idee da proporre, e allora farnetica, ricorrendo al solito antifascismo pur laddove non esiste fascismo, cercando di creare disordine e disinformazione. Lungi dal fare una lezione di storia, che – a questo punto possiamo dire – a certa sinistra non farebbe male, l’ovvia smentita arriva anche dagli stessi militari, sottolineando che quello identificato da Murgia come saluto romano altro non è che l’attenti a sinist, cioè il saluto che tutti i reparti, militari e paramilitari, ogni anno, rivolgono alla tribuna; e che l’urlo “Decima!”, per Murgia preoccupante richiamo alla Decima Mas, è in realtà il motto dei Goi che fa riferimento alla Decima della Marina Militare. Scivolone immenso dunque per la scrittrice che, pur di infangare la destra, ha disonorato anche la figura del presidente della Repubblica Mattarella, descritto quasi come un complice del lento ritorno al regime fascista. Già in passato, d’altronde, Michela Murgia non aveva rivolto bellissime parole verso i militari, spiegando di essere spaventata, con riferimento al generale Figliuolo, “da un commissario che gira con la divisa”.

La risposta della maggioranza non si è fatta certo attendere e distrugge la fantasiosa lettura della giornalista. “Michela Murgia – scrive il ministro Crosetto sui social – per giustificare lo ‘scivolone’ di ieri spiega di essere antimilitarista da sempre e che dovremmo esserlo tutti. Per lei i militari sono regime e guerra. Cara Murgia, spiego pubblicando la Legge, quali sono i compiti delle donne e degli uomini che ha visto sfilare”, e riportando l’articolo 89 dell’Ordinamento Militare continua: “Compito prioritario delle forze armate è la difesa dello Stato. Le forze armate hanno altresì il compito di operare al fine della realizzazione della pace e della sicurezza, in conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni delle organizzazioni internazionali delle quali l’Italia fa parte”. Insomma, a colpi di fake news e disinformazioni pur di colpire il Governo si finisce per disonorare le Istituzioni, le Forze Armate e il presidente della Repubblica, ridicolizzando ancora una volta una sinistra politicamente moribonda.

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