Lollobrigida propone la legge Iginio Massari: nasce la figura del “Maestro della cucina italiana”

Alla 45° edizione del Sigep di Rimini, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè, è stato annunciato un nuovo decreto legge nato dalla cooperazione tra il ministro della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il noto maestro pasticciere Iginio Massari, dal quale la legge prenderà il nome. La legge Massari, dunque, prendendo spunto dalle legislazioni di cui già altri Paesi europei si sono dotati, servirà a istituire la figura di “Maestro dell’arte della cucina italiana”. L’idea appunto è nata dalla collaborazione tra Massari e il ministero: “Quando il maestro Iginio Massari mi ha parlato di questa sua idea – ha raccontato su Facebook il ministro Lollobrigida – spiegandomi come erano celebrati i suoi colleghi nelle altre nazioni, ho capito che era giusto e necessario agire”. Un segno riconoscimento dovuto per un settore che è eccellenza italiana nel mondo e che molti ci invidiano: “Se l’Italia – ha scritto Lollobrigida – non è seconda a nessuno lo dobbiamo anche a loro, ai “Maestri della Cucina italiana”.

Non l’assegnazione di una semplice medaglia – ha poi spiegato – ma una proposta di legge per dare il giusto riconoscimento a persone che con la loro maestria, genio e manualità hanno reso e rendono lustro in tutto il mondo alla nostra amata Italia”. E nella legge omonima, avrà un ruolo importante proprio il maestro Iginio Massari, al quale è stato affidato il compito di guidare la commissione che giudicherà la qualità del lavoro svolto dagli altri professionisti meritevoli di un tale assegnazione, proprio in riconoscimento del suo fondamentale ruolo nell’esportazione dell’italianità, in questo caso della cucina e della pasticceria italiana, nel mondo. “A lui – ha dichiarato Lollobrigida all’evento – va il nostro ringraziamento per l’azione propulsiva e promozionale del cibo italiano nel mondo, di cui è un Ambasciatore senza pari”. La legge, ha precisato Lollobrigida alla Camera dove è già stato votato il disegno, non prevede un importante esborso per le casse dello Stato: solo duemila euro per la fabbricazione simbolica delle medaglie, a fronte però di un grande ritorno economico che un tale riconoscimento certificato può generare a livello internazionale. “Questo provvedimento – ha detto il ministro – allinea l’Italia agli altri Paesi europei almeno per quanto riguarda riconoscimenti delle proprie eccellenze che comportano – ha concluso – un grande valore economico”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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