Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha recentemente espresso una ferma condanna nei confronti delle espressioni provenienti dall’amministrazione Trump, che minaccia di imporre sanzioni al giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes. Questa mossa è stata interpretata da molti come un’ingerenza diretta negli affari interni del Brasile, sollevando preoccupazioni sulla sovranità nazionale e sull’indipendenza del sistema giudiziario.
Il giudice de Moraes ha acquisito notorietà per la sua conduzione nelle indagini riguardanti l’ex presidente Jair Bolsonaro, accusato di aver orchestrato tentativi di sovvertire l’ordine democratico del paese. Le sue decisioni hanno incluso l’ordine di sospendere temporaneamente la piattaforma social X (precedentemente nota come Twitter) in Brasile, accusata di non aver rispettato le normative locali contro la disinformazione. Tali azioni hanno attirato critiche da parte di sostenitori di Bolsonaro e di alcuni membri dell’amministrazione Trump, che hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e alla censura.
In risposta, il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha dichiarato che esiste una “grande possibilità” che Washington imponga sanzioni al giudice de Moraes, citando presunte violazioni dei diritti umani. Queste dichiarazioni sono state accolte con sdegno da parte del governo brasiliano, che ha ribadito l’importanza del rispetto per le istituzioni giuridiche nazionali e ha accusato gli Stati Uniti di voler proteggere individui che operano contro gli interessi del Brasile.
Il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, ha preso posizione a favore delle sanzioni, incontrando funzionari statunitensi per sollecitare azioni contro il giudice brasiliano. In risposta, de Moraes ha avviato un’indagine nei confronti di Eduardo Bolsonaro per le sue attività negli Stati Uniti, accusandolo di interferire nelle questioni interne del Brasile.
Questa situazione evidenzia una crescente tensione tra il Brasile e gli Stati Uniti, con implicazioni significative per la politica interna brasiliana e per le relazioni internazionali. Mentre alcuni vedono le azioni di de Moraes come una difesa necessaria della democrazia, altri le interpretano come un abuso di potere. In ogni caso, è chiaro che la sovranità nazionale e l’indipendenza del sistema giudiziario brasiliano sono al centro di un dibattito che potrebbe avere ripercussioni durature sulle relazioni bilaterali e sull’equilibrio politico interno del paese.