M.O., Pellegrino (FdI): a Roma violenza premeditata, sinistra ponga fine a invasioni di criminali

“Quanto accaduto a Roma nei giorni scorsi rappresenta uno dei momenti più bui che la Capitale abbia vissuto negli ultimi anni. Quella sulla Palestina non è stata una manifestazione, né si è trattato di una espressione di dissenso quanto piuttosto di una violenza premeditata, di un attacco deliberato alle istituzioni, di un’aggressione sistematica contro le Forze dell’Ordine. Non c’è causa sociale che possa giustificare simili atti e non vi è bandiera sotto la quale si possa coprire questa barbarie. Roma non è terra di nessuno come non lo sono Milano, Torino, Bologna e Genova e chi osa devastarla attacca ogni cittadino e ogni principio fondante della nostra Costituzione. Sono stati feriti 41 agenti delle Forze dell’Ordine, uomini e donne in divisa che stavano facendo il proprio dovere e che sono l’orgoglio di un’intera Nazione che non vuole piegarsi alla violenza. Non possiamo più tollerare l’ambiguità di chi organizza queste manifestazioni e poi si lava le mani quando i cosiddetti black block entrano in azione. Chi promuove un corteo ha il dovere di sapere chi partecipa, come si muove e quali metodi intende usare. Quello cui abbiamo assistito è solo la punta dell’iceberg di una cultura dell’odio verso le Forze dell’Ordine che si protrae da anni che è stata alimentata e persino coccolata. La Legalità non si può invocare solo quando fa comodo, o si sta dalla parte dello Stato o si sta contro. Oggi è il momento di scegliere e pertanto chiediamo ai movimenti di sinistra e soprattutto ai partiti che li ispirano di non nascondersi dietro la bugia della libertà di espressione per poi voltarsi dall’altre parte mentre la città brucia. Chiediamo perciò che la sinistra ponga fine a queste invasioni di criminali perché tutto questo, prima che una violenza alle nostre città, è una fiamma tossica che brucia la nostra libertà e la nostra democrazia”.

Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela vittime del partito.

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