“Mentre certa sinistra gioca a scandalizzarsi, il Governo Meloni difende il Made in Italy coi fatti. C’è una parte del Paese che lavora, produce, esporta, risolve problemi reali. E poi c’è l’altra: quella che commenta tutto da uno studio televisivo, con aria saccente e indignazione a comando. Il caso della Bresaola prodotta con carne USA per il solo mercato USA è diventato l’ennesima scusa per fare polemica a buon mercato. Ma chi conosce il tema e non si limita a leggere i titoli sa che dal 2001 è vietato esportare Bresaola italiana negli Stati Uniti, per ragioni sanitarie legate alla BSE. Quella proposta, sostenuta anche dalle associazioni di categoria, è una soluzione concreta: serve ad aprire un mercato, a dare forza al nostro modello produttivo, senza intaccare minimamente il mercato europeo o italiano. Nessun danno, solo opportunità. Ma questo non interessa a chi vive di slogan e indignazioni prefabbricate. Per loro è più semplice sparare giudizi, agitare il vessillo del Made in Italy salvo dimenticarsene per anni quando erano al governo. Il Ministro Francesco Lollobrigida, invece, ha scelto un’altra strada: lavorare. Lavorare per la sovranità alimentare, per le filiere italiane, per l’agricoltura vera. Meno ideologia, più concretezza. Meno folklore, più visione. Fa sorridere amaramente vedere chi non ha mai visto un campo o un’azienda agricola pontificare su ciò che è “tradizione” o “autenticità”. Noi la filiera non la raccontiamo: la difendiamo. E se a qualcuno dà fastidio che questo Governo stia ottenendo risultati, lo capiamo: per anni hanno galleggiato tra chiacchiere e zero riforme. Oggi le cose stanno cambiando. E anche in agricoltura, l’Italia è tornata a correre. Con buona pace di salotti, talk show e indignazioni last minute”.
Lo dichiara il vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia, Lino Ricchiuti.