“La nuova inchiesta della guardia di finanza dimostra che la criminalità organizzata si è inserita nel nostro tessuto produttivo: dalla gestione dei rifiuti alla ristorazione. E’ sconcertante scoprire che nel nostro capoluogo, una pizzeria era stata addirittura trasformata nel punto di ritrovo di un clan camorristico. Da decenni denunciamo il rischio delle infiltrazioni mafiose in Toscana ma siamo sempre stati tacciati di allarmismo. Adesso non c’è più solo l’allarme. Ma la certezza che mafia, camorra e ndrangheta sono presenti nella nostra economia. La sinistra deve smettere di raccontare la storiella per cui la nostra Regione è un paradiso felice! Basti pensare all’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nello smaltimento dei rifiuti conciari del pisano oppure al processo Rimateria. La sinistra ha persino bocciato la nostra proposta di istituzione di una commissione permanente sulle infiltrazioni mafiose appena 24 ore prima che scoppiasse lo scandalo Keu e adesso sta cercando di metterlo nel dimenticatoio. Non dimentichiamoci poi che proprio in questi giorni il Pd ha attaccato la Fondazione Caponnetto per aver premiato una giornalista che ha denunciato per anni la presenza delle ecomafie in Toscana. Ci batteremo con ogni mezzo affinché la nostra Regione non sia più accostata alla mafia”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano.