“L’appello rivolto ai candidati della Fondazione Caponnetto non solo è condivisibile, ma lo faccio totalmente mio. Sono cresciuta con due punti di riferimento chiari, tutt’oggi fari per me e per il mio percorso politico, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il cui impegno nella lotta alla mafia, fino a rimetterci la vita, commemoriamo con convinzione ogni 19 luglio. Ho basato il mio lavoro, fuori e dentro la Camera dei deputati, sul contrasto alla mafia cinese che ammorba il mio territorio da troppo tempo. Nel mio primo intervento in aula da parlamentare ho denunciato i rallentamenti del processo China Truck e mi sono adoperata in prima persona per le visite delle commissioni Antimafia, per la prima volta a Prato, ed Ecomafie. Condivido il tema e la denuncia del presidente Salvatore Calleri sull’automertà, modalità tossica che fatto un favore, di fatto, alla mafia straniera, che ha avuto la possibilità di ramificarsi, crescendo indisturbata. Abbiamo certo iniziato, nell’ultimo periodo, a rompere il velo; il lavoro da portare avanti è però ancora intenso, ed è per questo che garantirò, con costanza e attenzione, il mio impegno, continuando a contrastare un male che inquina Prato e la sua provincia”. Lo scrive, in una nota, la deputata pratese e candidata al Consiglio Regionale Toscano di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.