“La sentenza del Tribunale di Ferrara che ha riconosciuto l’esistenza della mafia nigeriana anche nella nostra città e ha inflitto pesanti condanne a tutti gli imputati è un importante risultato per la Procura di Ferrara e le Forze dell’ordine, che ringrazio a nome di Fratelli d’Italia per il lavoro altamente qualificato e professionale che hanno svolto nell’interesse e a tutela di tutti i cittadini onesti. È una vittoria della legalità sulla violenza e sulla criminalità che si stava impadronendo di interi quartieri di Ferrara. Si tratta ovviamente solo di una battaglia vinta, non va abbassata la guardia. Soprattutto si tratta di una conferma chiara e incontrovertibile di quanto fossero fondati gli allarmi che Fratelli d’Italia lanciava già molti anni fa, tra lo scherno delle forze di sinistra e di molti esponenti dell’allora maggioranza del PD, che accusavano la destra di propaganda e negavano l’evidenza solo per un malinteso senso di solidarietà nei confronti degli immigrati. Non rendendosi conto che in quel modo non solo delegittimavano il lavoro degli inquirenti, mortificavano la domanda di sicurezza dei cittadini ferraresi, ma nuocevano anche agli stessi immigrati onesti, che per fortuna nulla hanno a condividere con i criminali che loro malgrado si annidano tra le loro fila. Ricordo che Fratelli d’Italia fu il primo partito ad organizzare un corteo in Gad ancora nel 2014 per richiamare alla mobilitazione le forze politiche su questo grave tema e che la stessa premier Giorgia Meloni più volte si è occupata dell’argomento venendo in città nel 2018 subito dopo i gravi disordini organizzati dalle bande di spacciatori lungo il viale della Stazione per rivendicare il controllo del territorio. Ebbene, dopo tanti anni, questa sentenza chiude una volta per tutte la polemica di chi ci rispondeva che si trattava soltanto di insicurezza percepita. La verità alla fine viene sempre a galla e sono lieto che con questo risultato tutti i ferraresi da oggi possano sentirsi un po’ più sicuri”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama.