Ad alcuni mesi di distanza la risposta è arrivata, ma ci rende profondamente insoddisfatti. Non possiamo non rilevare come la risposta del ministro da una parte ammetta la pericolosa crescita dei suddetti fenomeni, peraltro riconoscendoli come mafiosi, così come la magistratura sia dalla D.I.A. nel suo report annuale, ma di fatto non fornisce nessuna proposta tangibile nel merito. Alla nostra insoddisfazione si unisce anche la preoccupazione del responsabile regionale del dipartimento giustizia della Toscana di FdI, avvocato Edoardo Burelli, che ritiene come dinanzi alla tendenza degli ultimi anni caratterizzata da folte depenalizzazioni, anomale riforme in tema di prescrizione e provvedimenti carcerari accorpati e decreti economici, sia giunta l’ora di invertire la rotta e dare risposte serie ai crescenti problemi di criminalità.
In ultimo, in questo particolare momento di crisi, dovuta alle nuove restrizioni di contenimento del diffondersi del contagio, è ancora più importante e determinante un maggiore potenziamento delle strutture di contrasto alla criminalità organizzata, come da noi richiesto. Le aziende in crisi di liquidità, purtroppo, possono diventare facile preda delle organizzazioni malavitose ed il controllo e la prevenzione sono determinanti per la tutela della legalità nei nostri territori”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra.