“Nel corso dell’audizione avvenuta stamattina in commissione Antimafia, ho avuto modo di rivolgere al dott. Giocchino Natoli, già componente del pool antimafia di Palermo insieme a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, alcune domande sul dirimente tema del rapporto tra mafia e appalti”. Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della commissione bicamerale Antimafia. “Il collaboratore di giustizia Siino – prosegue l’esponente di FdI – ha spiegato in passato che i mafiosi avevano capito che Falcone a inizio anni ‘90 avrebbe fatto riferimento, in una sua dichiarazione sui legami tra Cosa nostra e imprese anche del Nord Italia, al gruppo Ferruzzi, che nel 1991 rappresentava in Italia una grande potenza economica, finanziaria e politica”. “Ho dunque chiesto a Natoli – aggiunge il senatore di FdI – come mai da parte sua non sia scattato uno speciale interesse nel momento in cui si faceva riferimento al gruppo Ferruzzi e ai suoi rapporti con Cosa nostra, in quanto le indagini che l’ufficio del dott. Natoli ha disposto danno la sensazione di un dovere burocratico, senza alcuna convinzione”, conclude Russo.