“La Balzana è un’iniziativa straordinaria, un fantastico esempio di quello che si può fare quando c’è una stretta collaborazione tra diverse istituzioni. Togliere alla camorra gli oltre 200 ettari di terreno del più grande complesso agricolo di Santa Maria La Fossa, in provincia Caserta, ci consegna l’immagine di come possiamo restituire ai cittadini delle strutture, facendole rinascere. Da oggi, invece che i Sandokan o gli affiliati ai clan Schiavone e Bidognetti, dentro quelle aree ci saranno normali cittadini che hanno a cuore progetti sociali, puntando sull’agricoltura grazie alla guida di Agrorinasce. Sin dal suo insediamento, il Governo Meloni lavora per ribaltare l’idea del predominio delle mafie. Questo progetto su La Balzana è un modello che dobbiamo replicare, perché punta a valorizzare le eccellenze alimentari della Campania, anche attraverso il contributo di giovani agricoltori che sono sinonimo di maggiore produttività grazie alla loro propensione alla digitalizzazione e alla tecnologia. Il Masaf, attraverso il lavoro del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida e di Ismea, il ministero dell’Interno, grazie al ministro Piantedosi e al sottosegretario Ferro, e l’esecutivo saranno sempre al fianco di iniziative che sottraggono beni alla criminalità organizzata e la indeboliscono, producendo e facendo conoscere i nostri prodotti, esempio di qualità riconosciuta nel mondo”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, componente della Commissione Antimafia e consigliere del Masaf, Giorgio Salvitti, intervenendo alla presentazione del docufilm La Balzana, per l’Accordo istituzionale tra l’ANBSC e la Regione Campania per la valorizzazione dei beni confiscati nel territorio regionale.
