Mai col PD, mai col M5S, opposizione e proposte di Fratelli d’Italia

Non è vero che i partiti sono tutti uguali. Fratelli d’Italia aveva promesso agli italiani che non sarebbe mai andata al governo con il PD e il M5S e abbiamo tenuto fede alla parola data.

Recita cosi l’opuscolo promosso dal partito di Giorgia Meloni, che verrà distribuito in questi giorni in tutta Italia, per spiegare le ragioni dell’opposizione al governo di Mario Draghi e illustrare le proposte che FdI metterà sul tavolo attraverso la sua azione di opposizione credibile e propositiva.

La ragione è semplice – scrivono i patrioti della Meloni – non è possibile salvare l’Italia andando al governo insieme alla sinistra. Non si può salvare la Nazione, mettere in sicurezza le imprese, garantire i posti di lavoro, superare l’emergenza sanitaria, fermare l’immigrazione incontrollata di massa, riportare l’Italia alla normalità con Di Maio, Speranza, Lamorgese, Franceschini e un esecutivo dove il peso della sinistra è troppo forte.

Fratelli d’Italia è il partito degli italiani. Facciamo gli interessi dell’Italia, sempre. E fare gli interessi dell’Italia significa anche non arrendersi all’idea che l’Italia sia una democrazia di serie B nella quale è negata al popolo la possibilità di scegliere da chi farsi governare. Precisa FDI.

Noi non abbiamo votato la fiducia al governo Draghi, ma non faremo mai mancare in Parlamento il nostro contributo. Perché non ci servono poltrone e ministeri per aiutare l’Italia: faremo una opposizione patriottica e voteremo di volta in volta i provvedimenti che riterremo utili per l’Italia. Alla Camera e al Senato saremo l’unica opposizione e difenderemo la democrazia, perché senza opposizione non c’è democrazia. E non ci stancheremo di chiedere che la parola torni il prima possibile agli italiani, perché solo elezioni libere possono dare all’Italia un governo forte, coeso e unito dallo stesso programma.

Fratelli d’Italia valuterà senza pregiudizi le proposte che arriveranno dal governo e solleciteremo il governo ad intervenire sulle priorità dell’Italia. Lavoro, tasse, contrasto all’emergenza sanitaria e anomalie della gestione commissariale, gestione dei flussi migratori, difesa degli asset strategici, infrastrutture e tanto altro: abbiamo già consegnato a Draghi le nostre priorità, sperando che sia più disponibile all’ascolto e al confronto di quanto lo sia stato il suo predecessore Conte.

Le 6 urgenze che Fratelli d’Italia ha presentato a Draghi

  1. Implementazione delle linee guida sul Recovery Plan italiano
  2. Mettere in sicurezza il tessuto produttivo della Nazione, garantire la continuità delle imprese e i posti di lavoro.
  3. Misure di contrasto all’epidemia da Covid-19.
  4. Difesa e tutela delle infrastrutture e degli asset strategici nazionali.
  5. Gestione dei flussi migratori e contrasto all’immigrazione irregolare di masse.
  6. Anomalie riscontrate nella gestione commissariale dell’emergenza. Serve con urgenza trasparenza.

Contro lo spreco di denaro pubblico. Le implementazioni di FdI alle linee guida sul Recovery Plan italiano

Piano Infrastrutturale: cura del ferro e blue economy

  • Potenziamento della rete AV/AC e velocizzazione delle linee ferroviarie complementari. Riconoscimento dell’estensione dei corridoi di mobilità anche lungo la dorsale Adriatica e lungo l’asse trasversale Tirreno-Adriatico.
  • Italia come “Porto d’Europa” con investimenti sulla dorsale Tirrenica e Adriatica e una sinergica connessione tre reti ferroviarie, varie e infrastrutture portuali e aeroportuali.
  • Sviluppo dell’Economia del Mare con gestione, adeguamento e miglioramento della portualità e della logistica ad essa collegata, fino a ricomprendere altri settori strategici quali i trasporti, il turismo, la cantieristica, la nautica, la pesca e l’industria delle estrazioni marine.
  • Costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

Marchio Italia e riconversione industriale

  • Riconversione delle attività produttive nelle quali l’Italia non è più competitiva in produzioni che valorizzino il Marchio Italia.
  • Transizione verde con decarbonizzazione del settore industriale.

Ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici

  • Nuove risorse per finanziare la ricostruzione dei crateri sismici del 2009 e del 2016 non solo a sostegno di beni pubblici e privati, ma anche per favorire il rilancio socio-economico su settori centrali come ricerca, sviluppo industriale, sostegno alle imprese, ambiente, turismo e cultura contenuti nel programma ReStart.

Sostegno alla natalità

  • Contrastare la crisi demografica con un piano organico di sostegno anche attraverso l’aumento di tutele per i genitori lavoratori e l’introduzione del quoziente familiare.

Sicurezza

  • Aumentare le dotazioni alle Forze dell’Ordine, finanziare il “piano carceri” e sistemi di videosorveglianza nelle zone ad alta criminalità.

Roma Capitate

  • Destinare risorse per Roma garantendo il prestigio e l’efficienza che merita la capitale d’Italia al pari delle altre capitali europee.

Le proposte di FdI per mettere in sicurezza il tessuto produttivo della Nazione, garantire la continuità delle imprese e i posti di lavoro

Sostegno al reddito e welfare universale

  • Aumentare le tutele in favore del mondo del lavoro atipico, del lavoro autonomo e delle partite IVA, istituendo un sistema universale e unico di ammortizzatori sociali in sostituzione di quello attuale.
  • Parificare i lavoratori autonomi a quelli dipendenti ai fini delle tutele in caso di interruzione lavorativa o calo del reddito, riconoscendo ai primi un’indennità parametrata sul modello della cassa integrazione (80% dello stipendio con massimale di 1.200 euro) a fronte di un elevato calo di fatturato (superiore al 50%) registrato tra due periodi di riferimento.

Sostegno a famiglie e persone in difficolta

  • “Assegno di solidarietà” universale finanziato attraverso le risorse derivanti dall’abolizione del Reddito di cittadinanza e del Reddito di emergenza:
    • 300 euro a nucleo familiare aumentate di 250 euro per ogni componente oltre il primo
    • Fino ad un massimo di 750 euro
    • Durate di 12 mesi
    • I beneficiari devono essere privi di reddito nel mese precedente a quello di richiesta, con valori mobiliari familiari di massimo 10mila euro
    • Il valore immobiliare ammesso è solo la prima casa
    • Nessun requisito ISEE

Fisco

  • Ridurre secondo il principio “più lavori meno paghi” la tassazione del lavoro che grava sulle imprese.
  • Revisione del vigente sistema fiscale definendo il livello di imposizione gravante sulle imprese in considerazione anche del livello di imposizione esistente negli altri Paesi membri dell’UE, al fine di evitare fughe verso Paesi che presentano una fiscalità di vantaggio e di favorire il rientro in Patria (reshoring) delle imprese che negli ultimi decenni hanno delocalizzato.

Sostegno al mondo produttivo

  • Uscire da misure tampone come bonus e ristori e pianificare un sostegno di lungo periodo.
  • Coprire i “costi fissi” che gravano su imprese, artigiani, commercianti e lavoratori autonomi.

Unificazione degli anni fiscali 2019/2020

  • Per le imprese che hanno subito nel 2020 un calo del fatturato rispetto al 2019 pari almeno al 25% (o al 33% se con fatturato superiore ai 50 milioni), il versamento delle imposte sui redditi viene prorogato al 30 giugno 2021, consentendo la compensazione degli utili e delle perdite dei due esercizi.

Libertà di assumere

  • Sospensione totale, per il biennio 2021-2022, del Decreto Dignità e liberalizzazione dei voucher lavoro in tutti i settori produttivi, in primis nel settore agricolo.

Web Tax

  • Tassare adeguatamente i giganti del web che sfuggono quasi completamente alla tassazione nazionale.

Stop Cashback

  • Revoca del piano cashback e della “lotteria degli scontrini” destinando i 4,75 miliardi già stanziati per sostenere la ripresa delle categorie commerciali più colpite dalle misure anti Covid.

No limite al contante

  • Applicare in Italia almeno lo stesso limite all’uso del denaro contante previsto in Germania. Abolizione, quindi, del limite di utilizzo del denaro contante, fissato a 2.000 euro dal 1° luglio 2020 e che si dimezzerà a decorrere dal 1° gennaio 2022.

Contrasto frodi fiscali imprese extracomunitarie

  • Introduzione dell’obbligo di versamento anticipato, a titolo di deposito cauzionale, di una quota per la garanzia della solvibilità fiscale pari a 30mila euro per le attività imprenditoriali esercitate da soggetti non appartenenti all’Unione europea, al fine di combattere il fraudolento fenomeno delle imprese “apri e chiudi”.

Riacquisto dei crediti deteriorati da parte di famiglie e imprese

  • Consentire ai soggetti debitori in sofferenza di poter estinguere il proprio debito a un prezzo ragionevole, facendo conseguire al creditore cessionario comunque un giusto profitto. I crediti ceduti devono essere frutto delle crisi economiche e bancarie degli ultimi anni, non superiori a 25 milioni, da estinguere mediante pagamento di un importo pari al prezzo di acquisto della posizione debitoria da parte della società cessionaria, maggiorato di una percentuale del 20%.
  • L’estinzione del debito deve comportare l’automatica cancellazione della posizione debitoria in sofferenza dalla Centrale dei Rischi (CR) della Banca d’Italia, riammettendo così pienamente il debitore al circuito del credito bancario.

Le misure di FdI per contrastare l’epidemia da Covid-19

NO a limitazioni di libertà decise con DPCM

  • No a coprifuoco o limitazioni di libertà non giustificate da chiare evidenze scientifiche.
  • Ogni eventuale restrizione deve essere decisa dal Parlamento.

Modifica del Comitato Tecnico Scientifico

  • Inserimento di virologi, esperti di pandemie, rappresentanti del mondo produttivo e lavorativo.
  • Le decisioni devono essere avvalorate da studi scientifici, rendendo la popolazione partecipe delle scelte.
  • Totale trasparenza con pubblicazione di ogni atto del CTS.

Differenziazione geografica degli interventi in base alla situazione epidemiologica

  • Calibrare le misure e le chiusure a livello provinciale, per evitare di penalizzare ulteriormente i territori.

Tutelare gli anziani e le categorie a rischio

  • Assistenza domiciliare medica, sociale e di qualsiasi esigenza (compresa la spesa) al fine di consentire ad anziani e categorie vulnerabili di uscire di casa il meno possibile.
  • Predisporre alloggi per l’isolamento volontario da mettere a disposizione di persone particolarmente esposte al Covid che vivono in contesti familiari ad alto rischio contagio.
  • Ipotizzare l’istituzione di Comuni o aree “Covid free” nelle quali, una volta garantita l’assenza del virus, è possibile entrare solo a seguito di test e quarantena.

Riapertura delle attività produttive in base a protocolli di sicurezza e non in base ai Codici Ateco

  • Consentire l’esercizio di tutte le attività commerciali (inclusi ristoranti, bar, piscine, palestre etc.) che possano garantire l’applicazione di protocolli di sicurezza che poggiano il loro fondamento su basi scientifiche.

Sanificazione giornaliera di luoghi pubblici e privati

  • Sanificazione giornaliera di luoghi e trasporti pubblici.
  • Sanificazione giornaliera delle attività private interamente a carico dello Stato.

Dedicare strutture sanitarie Covid e garantire le altre prestazioni sanitarie

  • Strutture ad hoc sul modello ospedale Fiera di Milano e mantenere inalterato il livello di assistenza sanitaria per tutte le altre patologie.
  • Potenziare il personale medico arruolando da subito riservisti, pensionati, specializzandi, medici della Croce Rossa, personale con titolo conseguito all’estero.

Potenziamento medicina di prossimità

  • Sostenere le cure domiciliari sbloccando il prima possibile i protocolli applicativi dell’AIFA.

Utilizzare strutture esistenti per il piano vaccinale

  • Organizzare i flussi senza impiegare risorse e tempo per costruire ex novo strutture per centri di vaccinazione quando si hanno a disposizione strutture di ogni genere che oggi non vengono più utilizzate (cinema, teatri e auditorium).

Scuole in sicurezza

  • Rilevare la temperatura agli alunni e al personale didattico con termoscanner all’ingresso delle scuole o delle classi.
  • Allestire tensostrutture da dedicare alle scuole per aumentare gli spazi disponibili.
  • Ricorso a strutture private e collaborazione con scuole private e paritarie.

Trasporti in sicurezza

  • Potenziare il trasporto pubblico locale coinvolgendo pullman privati, bus turistici, convenzioni con taxi e ncc, anche per il servizio di trasporto collettivo.
  • Rimuovere temporaneamente le zone a traffico limitato e i parcheggi pubblici a pagamento.

Stabilire un protocollo nazionale per la cura del Covid

  • Aiutare chi è in prima linea a trattare la malattia per evitare che questa degeneri.

Controllo frontiere

  • Test obbligatorio per chi arriva dall’estero con momentanea sospensione degli accordi di Schengen.
  • Contrasto deciso all’immigrazione illegale.

Trasparenza e facoltà di scegliere il vaccino

  • Fornire dati ufficiali su efficacia e copertura, metodologia di realizzazione, metodologia di somministrazione, costi e contratti dei vaccini.
  • Riconoscere la libertà di ogni cittadino di scegliere, insieme al proprio medico di fiducia, quale vaccino ritenga più adeguato.

Le proposte di FdI per difendere e tutelare l’Italia

Difesa e tutela delle infrastrutture e degli asset strategici nazionali, assicurare la proprietà pubblica delle reti e delle infrastrutture strategiche

    • Trasporto fisico (autostrade, ferrovie, porti, aeroporti)
    • Produzione e distribuzione dell’energia
    • Risorse idriche
    • Telecomunicazioni
    • Servizi postali
  • Nazionalizzazione ed acquisizione pubblica delle reti, vietando la cessione delle stesse ai privati, prevedendo la necessaria proprietà pubblica di quelle di nuova realizzazione.
    Ben venga la collaborazione con il privato per la gestione, ma la proprietà deve essere pubblica.

Assicurare la tutela dell’interesse nazionale nella gestione delle reti e delle infrastrutture strategiche

  • Introduzione della clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale, cui deve essere sempre subordinato l’intervento di realizzazione o gestione del privato relativo a reti e infrastrutture strategiche.
    Qualsiasi forma di concessione o contratto:

    • Deve rappresentare un vantaggio oggettivo per lo Stato e la collettività rispetto alla gestione pubblica.
    • Deve prevedere la risoluzione unilaterale da parte della pubblica amministrazione, in danno del contraente privato, in caso di inadempimenti gravi o reiterati da parte dello stesso.
    • Deve essere riservata a soggetti di diritto italiano che abbiano sede fiscale e quindi paghino le tasse nel territorio nazionale.
    • Deve prevedere l’obbligo, per il contraente, di reinvestire nella rete o nell’infrastruttura secondo le indicazioni dello Stato, in aggiunta agli investimenti già previsti dal contratto di concessione, anche il surplus della legittima remunerazione che eccede il 15% di redditività.

Dotarsi di una struttura di intelligence economica

  • Riorganizzare l’attuale assetto organizzativo del comparto di intelligence, dotando il nostro Paese di una forte struttura d’intelligence economica.
  • Stabilire un tavolo permanente tra governo – intelligence economica e operatori economici, al fine di dotare le nostre imprese degli strumenti necessari per competere a livello globale.
  • Elaborare una cultura della difesa dell’interesse nazionale, attraverso un tavolo inter-istituzionale, e investire su una formazione di alto livello volta a preparare una classe dirigente capace d’interpretare l’interesse nazionale alla luce delle sfide della globalizzazione.

Golden Power

  • Vengono così chiamati i poteri speciali che, in Italia, il governo può esercitare nei settori strategici al fine di tutelare l’interesse nazionale.
  • È necessario estendere l’esercizio del golden power anche al settore bancario, creditizio e assicurativo.
  • Estendere, inoltre, l’esercizio del golden power anche in difesa da soggetti interni alla Ue per un periodo di almeno 12 mesi.
  • Coinvolgere maggiormente il Parlamento nel sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e introdurre una legge annuale per la sicurezza nazionale.

Come FdI propone di gestire i flussi migratori e contrastare l’immigrazione irregolare di massa

Blocco navale

  • Fermiamo i barconi al largo delle coste della Libia, in accordo con le autorità locali, prevedendo la creazione di hotspot sulle coste degli stati di partenza e che permettano di vagliare unicamente le richieste di asilo effettivamente fondate.

Lotta all’immigrazione clandestina

  • Chi giunge in Italia non deve più essere considerato un rifugiato fino a prova contraria, ma un clandestino fino a prova contraria.
  • Chi arriva clandestinamente va quindi trattenuto in zone adeguate fino all’esame della domanda di asilo o al rimpatrio.
  • Effettive espulsioni vincolando i fondi della cooperazione internazionale e gli aiuti della UE alla sottoscrizione di accordi sui rimpatri: niente fondi agli stati ce non collaborano.
  • Più magistrati assegnati alle sezioni speciali per smaltire le pratiche di richiesta di protezione.
  • Contrasto alle ONG che sostanzialmente si organizzano in modo scientifico per andare a recuperare le imbarcazioni da portare in Italia, facendo un vero e proprio servizio navetta. Queste attività vanno sanzionate, le navi sequestrate e l’equipaggio denunciato per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e traffico di esseri umani.

FdI propone trasparenza. Verità sugli sciacalli della pandemia e chiarezza sulle anomalie riscontrate nella gestione commissariale dell’emergenza.

Vogliamo tutta la verità

  • Sull’acquisto di 800 milioni di mascherine, per 1,2 miliardi di euro, da tre società cinesi (di cui una con 5 giorni di vita) e sul presunto pagamento di milioni di euro di provvigioni anomale ad ex collaboratori di ministri PD.
  • Sull’acquisto e la distribuzione delle mascherine FCA non conformi.
  • Sull’acquisto e la distribuzione dei ventilatori.
  • Sull’app immuni sia in termini di affidamento del servizio alla società Bending Spoons sia in relazione ai risultati non conseguiti.
  • Sui banchi a rotelle e il relativo bando da 45milioni.
  • Sull’attuazione del piano vaccinale e lo spreco per la realizzazione delle strutture primula in luogo a quelle già esistenti.
  • Sugli acquisti in campo sanitario.

 

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