Malta, l’omicidio di Daphne Caruana Galizia travolge la sinistra al Governo

Migliaia di persone in piazza contro il Governo di sinistra di Joseph Muscat a Malta. Poche ore fa, per l’ottava volta, la popolazione si è riversata nelle strade chiedendo che il primo ministro – considerato il simbolo di un sistema di potere corrotto e sul quale l’opinione pubblica fa ricadere le responsabilità per l’uccisione della giornalista Daphne Caruana Galizia – se ne vada subito.

Secondo Yorgen Fenech – imprenditore arrestato con l’accusa di essere il mandante della giornalista d’inchiesta morta ammazzata da un’autobomba due anni fa – è stato Keith Schembri, l’ex braccio destro di Muscat l’ideatore dell’omicidio.

Caruana Galizia, 53 anni, era una di quei giornalisti d’inchiesta ostinata e precisa, infaticabile, a prescindere dalle difficoltà e dai rischi. Stava lavorando sui dati emersi dai Panama papers, i documenti provenienti da un paradiso fiscale che hanno coinvolto importanti figure della politica maltese.

Al momento Joseph Muscat non è direttamente coinvolto dalle indagini, che però hanno evidenziato il ruolo dei suoi più stretti collaboratori. Due ministri e il capo di gabinetto di Muscat sono già stati costretti alle dimissioni, lui intanto pressato dalla folla che protesta, ha annunciato che potrebbe dimettersi a gennaio, in vista della formazione di un nuovo governo.

 

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