Maltempo: La Porta (FdI), Pd pratese fa indegna campagna elettorale. Nostra denuncia rischi nel 2021

“Otto persone sono morte nella maledetta alluvione del 2 novembre, che ha portato via tutto a migliaia di famiglie, mentre la terra continua a franare e il maltempo insiste. In un momento simile, il sindaco di Prato Matteo Biffoni trova opportuno, insieme ai suoi assessori, organizzare incontri con la comunità colpita, a partire da lunedì 13 novembre prossimo. E lo farà nei principali circoli delle frazioni della provincia pratese coinvolte. Questo è un abuso istituzionale, una, peraltro malcelata, tappa di campagna elettorale indegna, narrata invece come azione di vicinanza alle popolazioni colpite. Ricordiamo al sindaco che, se davvero avesse avuto la volontà di non lasciare soli i nostri concittadini, avrebbe coinvolto tutte le istituzioni del territorio, e non un solo colore di queste ultime. Il suo. Gli aggiungiamo, inoltre, che la vicinanza non si sbandiera alla stampa, come invece fatto dal suo partito fin dai primi momenti di questa tragedia. Non lasciare sola la propria comunità, significa metterlo in pratica, come noi abbiamo fatto, senza riflettori e scegliendo il silenzio mediatico, per il doveroso rispetto che abbiamo della vita umana. Quando nel 2021 facemmo una petizione popolare per denunciare le condizioni di rischio idrogeologico causate anche dalla mala gestione del torrente Bardena di Figline di Prato da parte del Consorzio di Bonifica, nell’audizione dell’aprile 2022 di due commissioni consiliari fummo liquidati con insofferenza e arroganza dall’assessore Cristina Sanzò. Il Pd pratese vorrà ricordare questo alto momento politico-istituzionale ai cittadini che hanno oggi perso tutto, proprio di Figline di Prato, che denunciavano quei rischi divenuti oggi dolorosa realtà, durante il primo incontro di partito messo in agenda per lunedì prossimo?”. Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.

Di seguito, il video denuncia, realizzato il 4 agosto 2021 dall’Onorevole La Porta, all’indomani di un insufficiente intervento sul torrente Bardena, che attraversa Figline di Prato, da parte del Consorzio di Bonifica, avvenuto dopo il lancio della petizione popolare dal titolo “Per migliorare la vita nella frazione di Figline di Prato”. I firmatari mettevano in allerta sui rischi causati dall’assenza di manutenzione di argini e vegetazione, chiedendo interventi mirati:

 

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