“La falsità e la malafede delle opposizioni animaliste ideologizzate minano la credibilità stessa dell’Italia. In ultimo, tra le varie cialtronerie che ormai vanno diffondendosi sul tema, l’intervista al direttore della LIPU rappresenta l’apice delle fake news che in questi giorni stanno trovando terreno fertile nel dibattito e nel giornalismo italiano. Anzitutto è bene che il signor Selvaggi sappia che non sono dirigente venatorio e che l’emendamento approvato in Commissione Bilancio non parla di attività venatoria ed anzi specifica in modo puntuale che l’attività esercitata è di contenimento e non costituisce attività venatoria. In secondo luogo la cialtroneria non ha fine, perché non si parla di fauna protetta, orsi, lupi, e uccelli, ma di fauna selvatica, già menzionata ampiamente nel testo principale dell’art. 19 della legge 157/1992. Per caso questo articolo è finito sotto infrazione nei 30 anni da cui questa legge è in vigore? Non mi pare proprio. Il testo approvato prevede il coinvolgimento di tutti gli operatori in grado di prestare ausilio alle forze responsabili del contenimento della fauna selvatica e quanto detto sui cacciatori rappresenta una falsità pericolosa che diffonde odio e scredita un comparto da sempre al servizio dell’ambiente e della tutela degli habitat e della nostra biodiversità. È evidente che di questi tempi mostrare un minimo di onestà intellettuale, in certi ambienti, costituisca un atto rivoluzionario.”
Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, Vicepresidente della Commissione Agricoltura a Montecitorio.