Un “sondaggio” inventato per colpire Giorgia Meloni e il centrodestra nelle Marche è finito sotto la lente del Garante delle Comunicazioni. Dagospia aveva pubblicato una rilevazione che dipingeva uno scenario di crollo per Fratelli d’Italia e di rimonta per il candidato del centrosinistra Matteo Ricci. Una notizia falsa che, come ha scritto il Giornale, era «riservata, ma inventata», rimasta online per settimane senza alcun fondamento scientifico o legale.
L’esposto contro il finto sondaggio è stato presentato dal deputato marchigiano di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli. L’Agcom ha accolto la segnalazione, disponendo la rimozione dell’articolo da Dagospia: la prova definitiva che quella rilevazione non aveva alcuna validità e serviva soltanto a influenzare l’opinione pubblica.
Mentre la disinformazione veniva smentita, i dati reali hanno parlato chiaro. L’ultima rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera dà Acquaroli al 50,1% e Ricci al 44,8%, con Fratelli d’Italia al 25% (davanti al Pd fermo al 21,6%). Forza Italia si attesta al 7,3%, la Lega al 5,9%, Avs al 6,9% e il M5S al 6,5%. Sulla stessa linea EMG Different, che fotografa un vantaggio del centrodestra con Acquaroli e FdI in testa.
Il clima politico nelle Marche resta acceso: a poche settimane dal voto, gli avversari del centrodestra moltiplicano polemiche e tensioni, come dimostra l’aggressione verbale subita da un candidato di Forza Italia con minacce di morte. Ma la realtà dei numeri, certificati dagli istituti accreditati, consegna un quadro chiaro: Francesco Acquaroli e la coalizione di Giorgia Meloni restano solidamente avanti, mentre i “sondaggi riservati” inventati da Dagospia finiscono nel cestino delle fake news.
