“Dopo essersi rimangiati praticamente tutte le loro battaglie caratterizzanti, i cinquestelle si apprestano ormai a dover rinunciare miseramente anche all’ultima ridotta del grillismo, ovvero al severo piglio giustizialista. A sancirne il tramonto sono le inchieste che giungono dalle Marche a meno di due mesi dalle elezioni regionali. Dopo il caso ‘affidopoli’ che vede coinvolto il candidato presidente del campo largo Matteo Ricci e la questione del suo ufficio nella sede della Provincia di Pesaro, oggi apprendiamo dai giornali di un’altra vicenda giudiziaria: un consigliere regionale del Pd, Renato Claudio Minardi, ricandidato alle prossime elezioni, sarebbe indagato per corruzione, malversazione e indebita percezione di erogazioni pubbliche per circa 300 mila euro. Come prevedibile, Giuseppe Conte resta in silenzio, ma gli elettori cinquestelle saranno disposti a ingoiare anche quest’altro rospo? Questa vicenda fa emergere la differenza tra chi, come il M5s, è giustizialista a seconda della convenienza e chi, come invece siamo noi di Fratelli d’Italia, mai tradisce il proprio approccio garantista”.
Così in una nota la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia nelle Marche.