“Ma è normale che un locale della provincia di Pesaro venga sottratto alla disponibilità del pubblico per ben 5 anni e messo a disposizione di un singolo, nel caso specifico Matteo Ricci? È normale che per lo stesso da quest’ultimo venga corrisposto il ‘contributo’ irrisorio di 2400 euro l’anno? La risposta è no. Ma ancora una volta nessuno tra le fila della sinistra – che sarebbe stata pronta a una levata di scudi nel caso in cui la vicenda avesse riguardato un esponente di maggioranza – sente di dover prendere le distanze. E non ci sorprende che non lo faccia neanche l’avvocato del popolo, Giuseppe Conte, ormai pronto a difendere l’indifendibile pur di recuperare un po’ di potere e imporre il suo candidato Fico in Campania. Ma fino a che punto ancora Dem e 5stelle sono disposti a fingersi muti, ciechi e sordi? Ma sono davvero convinti di poter ancora prendersi gioco così degli elettori? I marchigiani non cadranno in questa trappola e il conto da pagare alle urne per loro sarà salatissimo”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia, Guerino Testa, segretario della commissione Finanze.