“Abbiamo ricominciato nel panorama politico a ragionare sull’economia del mare dopo anni di colpevole abbandono e all’inizio l’attenzione proveniva solo dagli operatori del settore marittimo, seppur scettici per via di decenni di promesse mancate. Oggi, grazie al lavoro incessante del Ministero del Mare, appositamente creato dal Governo Meloni, e dei Ministeri competenti abbiamo mosso subito i primi passi per una valorizzazione competitiva di questa risorsa. Un lavoro interdisciplinare in cui s’incrociano intermodalità, portualità, geopolitica, geoeconomia, piattaforme energetiche, pesca, trasporto merci, crocieristica, sistemi di difesa, risorse sottomarine, destinato a dare risultati importanti anche grazie alla creazione del Comitato interministeriale per le politiche del mare, che impedirà con una cabina di regia unica la dispersione burocratica. Dall’aggiornamento costante del ‘piano del mare’ nasce la politica strategica italiana e continentale su un settore che, dopo con l’ingresso della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, è diventato fondamentale per l’Italia e merita di essere trattato con metodi nuovi e nuova determinazione. Ringrazio l’avvocato Cavuoti per aver organizzato questo momento di riflessione cui hanno partecipato i principali attori e che ha visto la partecipazione di studenti di due Istituti nautici. Presenza utile a sottolineare la necessità di incoraggiare i giovani a coltivare la passione del mare.”
Così dichiara Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, durante il convegno “Il Piano del mare e la strategia marittima Nazionale, le nuove catene del valore” presso la Sala dei gruppi della Camera dei deputati.