È in vendita da oggi, negli sportelli filatelici di Poste italiane, il francobollo dedicato a Marilena Grill, Ausiliaria della Repubblica Sociale Italiana che – si legge nel bollettino illustrativo – fu “vittima, ad appena 16 anni, della terribile guerra civile che ha sconvolto l’Italia”.
La sua storia (che potete approfondire leggendo questo articolo: Marilena Grill – La Storia – Lorien – Il Portale dei Cantiribelli) comincia a Torino il 26 settembre 1928 e, da subito, si dimostra non facile: quando aveva quattro anni, infatti, Marilena rimane orfana di padre. Il suo spirito patriottico la anima e sostiene e nel 1944, quando è ancora una giovane studentessa (frequenta il liceo Massimo D’Azeglio), decide di vestire la divisa del Servizio Ausiliario Femminile. Viene assegnata alla caserma di corso Valdocco, dove si occupa dell’Ufficio Assistenziale Ricerche Dispersi e del posto di ristoro di Porta Nuova. Il suo impegno dunque, palesemente privo di elementi politici e/o strategici, era guidato esclusivamente dal suo profondo senso del dovere verso l’Italia e gli italiani.
Il 28 aprile del 1945, quando già montava un terribile e sanguinario clima di violenza in cui, tra l’altro, venivano eseguite numerosissime vendette sommarie, qualcuno bussa alla porta della casa di Marilena. E’ un suo compagno di scuola, che le chiede di seguirla per rispondere ad alcune domande. La giovane non farà mai più ritorno.
Consegnata nelle mani dei partigiani comunisti della 18° Brigata Garibaldi, subisce il triste destino toccato in sorte a tante italiane che furono risucchiate nel gorgo della violenza fratricida: secondo alcune testimonianze viene rapata a zero e violentata. Poi, insieme ad un’altra Ausiliaria, Ernesta Raviola, Marilena viene portata al Rondò della Forca per essere fucilata. E’ la notte tra il 2 e il 3 maggio 1945, dunque il conflitto è già finito. Eppure le violenze del movimento partigiano non si fermano ed insanguinano l’Italia con atti non di guerra ma di criminale vendetta, che sono stati troppo a lungo minimizzati e/o volutamente trascurati dalla storiografia ufficiale.
Anche per questo l’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy di emettere in vista dell’8 marzo, nella serie tematica “Valori sociali”, un francobollo commemorativo per ricordare Marilena Grill, simbolo del coraggio e dell’abnegazione di tante ragazze che scelsero di vestire la divisa del SAF per amore dell’Italia, è un passo importante nella costruzione di una memoria storica realmente completa. L’augurio è che si continui su questa strada, con buona pace di Anpi e seguaci che, invece di lavorare per una reale pacificazione, non riescono ad ammettere le colpe di cui si sono macchiati i loro predecessori e non trovano di meglio che fare polemica anche sull’emissione di francobolli.
In occasione dell’otto marzo le poste italiane, insieme al governo, hanno emesso due francobolli dedicati ad una partigiana, Marisa Rodano e all’ausiliaria Marilena Grill. Subito le vestali della resistenza si sono indignate, perché sostengono che non si possono equiparare le due figure. Ora io dico, ma l’anpi ad ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale perché esiste ancora?