Maternità, Rampelli (FdI): il pensiero unico mette all’indice chi crede nella famiglia

“La senatrice Lavinia Mennuni ha detto una cosa reazionaria? Per il pensiero unico di sinistra, che vorrebbe far nascere figli per conto terzi come con l’utero in affitto, o che vorrebbe l’omogenitorialità, tutto è possibile e sperimentabile, tranne mettere al mondo figli nel modo più antico e peraltro unico esistente: attraverso l’unione di un uomo e una donna. Alla donna in particolare, l’unica biologicamente in grado di dare la vita, sempre il pensiero unico di sinistra impone il disconoscimento della funzione più preziosa per l’intera umanità. Una funzione che non le ha consegnato il patriarcato ma la natura. Sarebbe oltretutto utile che i negazionisti della vita, della maternità e della famiglia studiassero la storia personale della senatrice Mennuni e si congratulassero con lei non solo e non tanto per essere madre di tre figli, ma per aver contestualmente conseguito il titolo di avvocato del Foro di Roma, per aver ricoperto il ruolo di consigliere municipale, assessore ai lavori pubblici del territorio, consigliere comunale, presidente di commissione, riuscendo egregiamente a tenere insieme professione, impegno politico e, appunto, maternità. Se la sen. Lavinia Mennuni ha sbagliato, allora tutti coloro che vogliono mettere su famiglia sbagliano. La tragedia è che questo estremismo neofemminista rischia di alienare alla donna il privilegio della maternità. Ed è esattamente questo il messaggio culturale con cui occorre sconfiggere la denatalità, affiancandolo a politiche economiche di sostegno. Ma rammentando che i nostri nonni e i nostri genitori hanno fatto figli nella povertà e sotto le bombe. La politica non ha solo il dovere di rendere meno costoso fare figli, ma ha anche quello di ricordare che la persona umana può sublimarsi attraverso la costituzione di una famiglia.
Quanto affermato dalla senatrice Mennuni, piaccia i meno, è la pura verità con cui una comunità che rifiuta di estinguersi dovrà presto o tardi fare i conti contrastando quel conformismo culturale che ha distrutto l’idea stessa di famiglia”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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