“La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è oggi espressa in modo chiaro a favore dell’Italia contro i ricorsi presentati da alcune coppie omosessuali e una eterosessuale che volevano condannare il nostro Paese per la mancata trascrizione all’anagrafe degli atti di nascita riconosciuti all’estero legalmente di bambini nati con la maternità surrogata. La Cedu sottolinea implicitamente la bontà dell’operato del governo Meloni la cui priorità è e resterà sempre la tutela primaria dei bambini e il loro diritto ad avere un padre e una madre. Con la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ribadiamo con ancor più forza la nostra contrarietà all’utero in affitto, pratica abominevole che mercifica il dono della vita e il corpo delle donne”. Lo dichiara Maddalena Morgante, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile regionale del Veneto per il partito del dipartimento pari opportunità, famiglia e valori non negoziabili.