“C’è un giudice a Strasburgo. La sentenza della Corte europea dei diritti umani dimostra la strumentalità della battaglia delle coppie aspiranti omogenitoriali costringendole a calare la maschera della falsità e dell’egoismo. Utilizzare i bambini per fare battaglie ideologiche ignorandone i loro veri diritti, tra cui quello dell’accertamento del legame affettivo del genitore non biologico, è cinico e orribile. L’iscrizione all’anagrafe da parte del genitore biologico in attesa dell’adozione veloce da parte del secondo è l’unica strada che può impedire errori clamorosi che verrebbero pagati unicamente dai minori. La sinistra si arrenda di fronte alla realtà”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.