“L’opera storicamente meritoria di Enrico Mattei per l’agricoltura italiana fu quella di aver compreso che l’industria non poteva crescere senza un parallelo sviluppo del settore agricolo. La sua visione strategica lo portò a intuire la necessità di metanizzare le campagne italiane, colmando un grave ritardo infrastrutturale che ostacolava la modernizzazione del mondo rurale. Attraverso l’attività dell’ANIC, Mattei riuscì a scardinare il monopolio sui fertilizzanti chimici, che negli anni ’50 avevano costi proibitivi e rendevano l’Italia il fanalino di coda in Europa per il loro utilizzo. La produzione nazionale promossa dall’ANIC permise di abbattere i prezzi, favorendo una diffusione più ampia di queste risorse essenziali e impedendo l’abbandono di vaste superfici agricole, che senza il suo intervento sarebbero state destinate al degrado o a usi impropri. Enrico Mattei non è stato soltanto il padre dell’autonomia energetica italiana, ma anche un protagonista silenzioso della modernizzazione dell’agricoltura. È anche grazie alla sua visione se le campagne del nostro Paese hanno potuto affrontare la sfida della contemporaneità. Energia e agricoltura sono oggi più che mai interconnesse. In un’epoca di transizione ecologica e crisi geopolitiche, ripartire dalla sua lezione significa credere in uno sviluppo equilibrato, sostenibile e strategicamente italiano”. È quanto dichiara Marco Cerreto, deputato campano di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura, a margine della presentazione del libro “Enrico Mattei” di Leonardo Giordano tenutosi oggi presso la sala ISMA del Senato.