“Questa lapide ricorda con la sua presenza a tutti i cittadini di Trieste, non solo le vittime di quel giorno, ma tutti gli scomparsi ed i perseguitati dei 40 giorni da incubo di occupazione titina.
Alla fine della seconda Guerra Mondiale, mentre l’Italia ritrovava la libertà, a Trieste ed in Istria si è vissuta l’angoscia di una tragedia terribile.
In quei giorni sono spariti senza ritorno circa 4000 cittadini colpevoli solo di sentirsi e voler essere Italiani.
Il 5 maggio la guerra non si era ancora allontanata da Trieste, a pochi chilometri si combatteva ancora, ed in questo clima di incertezza maturarono i “fatti del 5 maggio “, in una combinazione di episodi, casualità e coincidenze, come sempre succede nei momenti più drammatici del caos , ciò che è certo queste vittime, insignite della medaglia al valor civile, sono dei martiri che da italiani, volevano dar voce ai propri sentimenti nazionali dì patrioti.
Per questo vanno ricordati e celebrati, se oggi Trieste è italiana, lo dobbiamo a gente come questa, che per amor di Patria, si è sacrificata con la propria vita.
Così commenta l’On. Nicole Matteoni deputata triestina di Fratelli d’Italia presente alla celebrazione dei martiri oggi a Trieste.