Matteoni (FdI): Corteo del 1 Maggio a Trieste tra nostalgici e simboli titini

Oggi celebriamo il Primo Maggio, la Festa del Lavoro e dei lavoratori, ma questa giornata a Trieste ha un significato più profondo.

Il Primo Maggio segna anche l’ingresso degli assassini titini in città, un evento drammatico che ha portato violenze e infoibamenti. Per questo motivo, questa giornata deve diventare per la nostra comunità nazionale anche un momento di riflessione per tutti coloro che credono nella libertà.

Quest’anno, a Trieste, i valori e le riflessioni legati a questa giornata sono stati nuovamente traditi, con la presenza di bandiere Yugoslave con la stella rossa che evocano dittature, ingiustizie e libertà negate.

È frustrante e deludente vedere ancora simboli che richiamano il regime di Tito e la sua oppressione. Tutte le comunità politiche, senza eccezioni, hanno il dovere morale di condannare fermamente tali simboli e di denunciare chi prova nostalgia per essi.

Questo messaggio dovrebbe essere rivolto, in particolare, a tutta la sinistra triestina, che deve capire che libertà, lavoro e diritti non possono essere rappresentati da una stella rossa o da una bandiera straniera del Novecento, segnata dal sangue della nostra gente.

Oggi è giusto rendere omaggio a tutti i lavoratori e lavoratrici, ma non dimenticheremo mai coloro che hanno perso la vita a causa dell’odio anti-italiano dei Titini.”

A dirlo è l’On. Nicole Matteoni, deputato e Segretario provinciale Fratelli d’Italia Trieste.

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