Si è conclusa oggi la maxi-operazione “Hello Bross” contro la mafia nigeriana diretta dalla Polizia di Stato e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila.
Al termine dell’indagine sono state individuate ed arrestate una trentina di persone affiliate alla mafia nigeriana, accusate di traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, riciclaggio, truffe romantiche e informatiche, per un totale di quasi cento capi di imputazione.
Tutti gli indagati sono ritenuti appartenenti all’organizzazione “Black Axe”, che ha i suoi vertici in Nigeria. Il leader del “ramo” italiano, un 35enne risiedente a L’Aquila, e tutti i membri del gruppo criminale, sono cittadini nigeriani. La maxi-operazione si è svolta grazie alla collaborazione delle Squadre mobili di L’Aquila, Roma, Rieti, Bari, Caserta, Napoli, Reggio Emilia, Parma, Modena, Catania, Genova, Messina, Potenza e Terni.
L’operazione rappresenta l’ennesima conferma di quanto la mafia nigeriana si sia insidiata all’interno delle principali città italiane. Il direttore della Centrale Anticrimine della polizia, Francesco Messina, nella conferenza stampa all’Aquila ha sottolineato: “queste organizzazioni nigeriane sono sempre più pericolose, basti pensare che in Campania, hanno oramai un livello di pariteticità con la camorra autoctona”.
Dall’indagine è anche emerso come gli affiliati fossero direttamente collegati con la casa madre nigeriana, di cui utilizzavano terminologie, simbologie, gestualità e riti di affiliazione. Una reta criminale complessa ed articolata, che non opera solamente nello spaccio di droga, ma che è riuscita a costruire un’attività estesa su tutto il territorio nazionale, organizzata con metodi innovativi ed informatici, dall’acquisto di bitcoin al mercato nero del dark web.
Il leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, congratulandosi con la Polizia di Stato e con la DDA dell’Aquila per la maxi-operazione “Hello Bross”, dichiara: «Decine di arresti e tra questi anche il capo in Italia della Black Axe, tra le organizzazioni più pericolose e che dal capoluogo abruzzese gestiva la rete criminale nel resto del territorio nazionale. Fratelli d’Italia è stata la prima forza politica a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni sulla mafia nigeriana ma per anni siamo stati ignorati o addirittura accusati di razzismo. Lo Stato non deve cedere e continuerà senza sosta la guerra ad ogni mafia, italiana e straniera».