Meloni a Schlein: “Vergogna, diffondi falsità sull’Italia”

La segretaria del Pd al congresso del Pse accusa il governo di “mettere in pericolo la democrazia e la libertà di stampa”. La replica della premier: “Siamo al puro delirio”.

Nel pieno del congresso del Partito del Socialismo Europeo ad Amsterdam, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha lanciato un nuovo attacco contro l’Italia e contro il governo guidato da Giorgia Meloni.
Secondo quanto riportato dalle principali agenzie, Schlein ha dichiarato che «in Italia sono in pericolo la democrazia e la libertà di stampa», arrivando ad accusare il governo di “estrema destra” di alimentare odio e polarizzazione.

«A Firenze la premier di estrema destra Giorgia Meloni ha detto che l’opposizione è peggio dei terroristi. Al giornalista Ranucci hanno messo una bomba sotto casa. La libertà e la democrazia sono a rischio quando la destra è al governo»,
ha affermato la segretaria dem nel suo intervento, aggiungendo che l’esecutivo «taglia sanità e scuola, blocca il salario minimo e produce solo propaganda».

Un discorso che ha immediatamente scatenato la reazione indignata di Giorgia Meloni.

La replica di Meloni: “Siamo al puro delirio”

Poche ore dopo, Giorgia Meloni ha risposto attraverso i propri canali social con parole nette:

«Siamo al puro delirio. Vergogna, Elly Schlein, che vai in giro per il mondo a diffondere falsità e gettare ombre inaccettabili sulla Nazione che, da parlamentare della Repubblica italiana e leader di partito, dovresti rappresentare e aiutare».

Il riferimento della leader di Fratelli d’Italia è duplice: da un lato alla falsa attribuzione della frase su “Hamas” – che Meloni non ha mai pronunciato – e dall’altro alla strumentalizzazione del caso Ranucci, su cui la presidente del Consiglio aveva già espresso solidarietà e condanna per l’attentato.

Meloni ha voluto sottolineare che la sinistra internazionale continua a usare l’immagine dell’Italia come clava politica, nonostante i dati economici e sociali raccontino un Paese in crescita e stabile, apprezzato dai partner europei e atlantici.

L’opposizione che parla male del proprio Paese

Le parole di Schlein ad Amsterdam confermano una linea ormai costante del Partito Democratico: denunciare presunti pericoli autoritari e delegittimare l’Italia sui palcoscenici internazionali. Una strategia che mira a compattare la sinistra europea ma che, nei fatti, danneggia l’immagine di un Paese che oggi svolge un ruolo di primo piano nella difesa dei valori occidentali, nella politica mediterranea e nel sostegno all’Ucraina.

L’accusa secondo cui “in Italia è a rischio la libertà di stampa” appare tanto infondata quanto strumentale. Nessun organismo indipendente, né europeo né internazionale, ha segnalato restrizioni sistemiche ai media nel nostro Paese. Al contrario, l’Italia ospita uno dei sistemi informativi più pluralisti e vivaci d’Europa.

La questione morale della sinistra

C’è un punto politico più profondo, che la polemica di oggi mette in luce: la difficoltà del centrosinistra di accettare una destra democratica, patriottica e di governo. Da quando Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi, ogni risultato positivo – dal Pil alla politica estera – viene raccontato come “pericolo per la democrazia”.
È la stessa logica che negli anni passati ha spinto certa sinistra a negare la legittimità del voto popolare quando non coincideva con i propri desideri.

Dietro l’ennesimo attacco di Elly Schlein c’è la nostalgia di un’egemonia perduta. Ma la realtà politica di oggi è diversa: l’Italia non è più terreno di sperimentazioni ideologiche, bensì una Nazione che ritrova orgoglio e centralità nel mondo.

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