“La militante di sinistra e scrittrice Michela Murgia, probabilmente non si accontenta delle minacce di morte arrivate a Giorgia Meloni e alla figlia, e paragona il presidente del consiglio alla camorra. Perché? Perché Giorgia Meloni ha osato querelare Roberto Saviano per averle dato della ‘bastarda’. Murgia addirittura ha rincarato la dose dicendo che sarebbe stato legittimo anche darle del criminale. Quando una donna, che dovrebbe essere una importante intellettuale, dà della bastarda e del criminale al presidente del Consiglio e lo paragona alla camorra è normale che un pregiudicato, mantenuto a spese di chi lavora con il reddito di cittadinanza di cui teme di essere privato, si lasci andare a parole che costituiscono reato. Se, come ha detto Giuseppe Conte, si potrebbe arrivare alla guerra civile, contro un governo, che secondo Murgia è guidato da un criminale, qualcuno si sente in diritto di fare la sua parte minacciando di morte una bambina e sua madre. Tanto, per certi presunti intellettuali che pensano di avere in tasca la verità assoluta, il fatto di essere stati democraticamente eletti non conta nulla”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.