Meloni sul Sud: Locomotiva d’Italia!

Alla Mostra d’Oltremare di Napoli, il Premier rilancia il Mezzogiorno come motore dello sviluppo nazionale: meno assistenzialismo, più impresa, attrattività e visione internazionale. Ma resta il nodo delle Regionali in Campania.

L’Assemblea Pubblica dell’Unione degli Industriali di Napoli, si è svolta l’11 luglio 2025 presso il Centro Congressi della Mostra d’Oltremare. Il titolo dell’evento, “Mezzogiorno che scoperta”, non era soltanto uno slogan evocativo, ma un vero e proprio manifesto per ripensare il ruolo strategico del Sud nel futuro dell’Italia.

A intervenire, tramite un videomessaggio, è stata anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha voluto sottolineare la centralità del Mezzogiorno all’interno della visione economica e produttiva del governo. Nessun Sud marginale o fanalino di coda, ma una vera “locomotiva d’Italia”, un motore di crescita sempre più decisivo per l’intero paese.

Nel suo intervento, il premier ha rigettato la solita narrazione tossica che dipinge il Mezzogiorno come un territorio in perenne ritardo e bisognoso soltanto di sussidi. “Se il Sud cresce, lo fa a beneficio dell’intera Nazione”, ha dichiarato Meloni, ribadendo che si tratta di una verità certificata anche dai numeri: il Meridione sta registrando tassi di crescita superiori alla media nazionale, dimostrando di essere dinamico, ambizioso e sempre più attrattivo per gli investimenti internazionali.

Ricorda poi dell’istituzione della ZES unica del Mezzogiorno, una misura che – ha sottolineato il premier – sta già mostrando risultati importanti. La Zona Economica Speciale, grazie alla combinazione di semplificazioni amministrative e vantaggi fiscali, offre un ambiente favorevole alla nascita e allo sviluppo delle imprese. Non più assistenzialismo, dunque, ma libertà d’impresa e un Sud che chiede di essere messo in condizione di competere ad armi pari.

Meloni ha affrontato anche il tema della Blue Economy, definendo l’Italia “una piattaforma naturale al centro del Mediterraneo”. Il Mezzogiorno, in quest’ottica, ha una collocazione geografica privilegiata per diventare un hub strategico per l’approvvigionamento e la distribuzione energetica, un ponte economico e logistico tra Europa, Africa e tutto il bacino del Mediterraneo allargato. È una visione che va oltre i confini regionali, proiettando il Sud in una dimensione globale.

Tra i progetti concreti menzionati, particolare rilievo è stato dato al piano di riqualificazione e rigenerazione dell’area di Bagnoli. Un intervento atteso da decenni, che finalmente sembra avviarsi verso una svolta concreta. L’idea è quella di trasformare l’ex zona industriale in un moderno polo turistico, balneare e commerciale, capace di attrarre turisti, imprese e cittadini.

E a proposito di turismo e rilancio internazionale, Meloni ha anche ricordato che nel 2027 Napoli ospiterà l’America’s Cup, uno degli eventi sportivi più prestigiosi del mondo. Un’occasione unica per mostrare le bellezze del Sud a milioni di appassionati e per generare un indotto economico significativo. Un evento che sarà, secondo le parole del Premier, “un ulteriore volano di sviluppo e benessere per tutta l’area”.

Tuttavia, accanto all’entusiasmo per i dati economici e i progetti in cantiere, resta ancora aperta una questione tutta politica: quella delle elezioni regionali in Campania. A oggi il centrodestra non ha ancora trovato un candidato forte e riconoscibile per contendere la presidenza alla sinistra, che potrebbe approfittare delle incertezze per rafforzare le proprie posizioni. Il tempo stringe e l’assenza di una figura autorevole rischia di compromettere una partita che, con un progetto chiaro e una guida determinata, potrebbe essere contendibile.

In conclusione, l’intervento di Giorgia Meloni ha offerto una narrazione concreta e orgogliosa del Sud. Un Sud che vuole crescere, che sa attrarre investimenti, che guarda al futuro con fiducia. Ma che ora ha bisogno anche di una rappresentanza politica all’altezza, per trasformare questa fase favorevole in una vera rinascita strutturale. 

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Michele Intartaglia
Michele Intartaglia
Michele Intartaglia, classe 2004, originario di Procida. Studente di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli.

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