Memoria. “Treno del Ricordo” arriva a Roma, a stazione Ostiense mostra su Esodo Giuliano-Dalmata

È arrivato a Roma il “Treno del Ricordo”, il convoglio storico messo a disposizione da Fondazione FS Italiane, nell’ambito di un promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, e che attraverserà l’Italia in 7 tappe ripercorrendo, con una mostra multimediale allestita al suo interno, il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Il treno, partito lunedì da Trieste in occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo”, è giunto stamattina alla stazione Ostiense (dopo essersi fermato a Padova e Bologna) dove resterà fino a domani per consentire alle scolaresche ai cittadini di visitare gratuitamente la mostra, come avvenne lo scorso anno in occasione della prima edizione del “Treno del Ricordo”. Nelle quattro carrozze allestite i visitatori potranno conoscere e approfondire la tragedia delle foibe e dell’esodo attraverso un percorso multimediale, in cui si alternano pannelli informativi, immagini di repertorio e testi originali recitati da una voce narrante. La mostra è arricchita dall’esposizione di alcune delle masserizie di prima necessità che gli esuli portarono con loro abbandonando le loro case e che sono custodite dall’Istituto Regionale per la Cultura istriano-fiumano-dalmata nel Magazzino 18 di Tries
te. “Questo treno rappresenta la volontà ferma di volere mantenere viva la memoria della storia d’Italia e di centinaia di migliaia di italiani costretti con violenza e odio a lasciare tutto: le loro terre, la loro casa e ogni bene per guadagnare la possibilità di essere persone libere, non oppresse né umiliate dai partigiani comunisti di Tito- ha detto il viceministro del Lavoro, Maria Teresa Bellucci- Lo hanno fatto con coraggio dimostrando di essere italiani due volte, per nascita e per amore. Grazie ai sopravvissuti di quell’esodo e’ stata mantenuta quella memori che per tanti anni in Italia non è potuta esistere”. Alla cerimonia di “arrivo” del treno hanno partecipato anche l’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini, l’assessore della Regione Lazio alle Politiche Sociali, Massimiliano Maselli, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, e il presidente della commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone.
 Nelle quattro carrozze allestite i visitatori potranno conoscere e approfondire la tragedia delle foibe e dell’esodo attraverso un percorso multimediale, in cui si alternano pannelli informativi, immagini di repertorio e testi originali recitati da una voce narrante. La mostra è arricchita dall’esposizione di alcune delle masserizie di prima necessità che gli esuli portarono con loro abbandonando le loro case e che sono custodite dall’Istituto Regionale per la Cultura istriano-fiumano-dalmata nel Magazzino 18 di Trieste.
Dopo Roma, il “Treno del Ricordo” si fermerà a Napoli e Lecce, per poi essere caricato su un natante delle Ferrovie dello Stato e approdare per la prima volta in Sardegna, a Sassari. Precisamente a Fertilia, frazione di Alghero, che nel 1948 accolse gli esuli partiti da Chioggia a bordo di 13 pescherecci e dove il 24 febbraio si terrà la cerimonia di chiusura di questo viaggio.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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