“Esistono varie ragioni che smentiscono l’entusiasmo attorno ai tifosi del ricorso al Mes. Una è esattamente di metodo, che riguarda come siamo arrivati alla non-gestione della seconda ondata”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli. “Se il governo non è stato in grado di spendere, in maniera efficiente e subito, le risorse destinate all’ampliamento delle terapie intensive, circa un miliardo, come possiamo avere fiducia in un esito diverso sul Mes? Altra questione, poi, riguarda la portata e la portata e gli effetti dell’accesso al fondo. Come ha di recente spiegato in un report l’analista finanziaria Althea Spinozzi, la quantità delle risorse che l’Italia può chiedere non è 36 miliardi, ma molto meno, in relazione a quanto speso per affrontare il Covid. E poi ci sono ulteriori due aspetti. Il primo riguarda le condizionalità, l’altro quella sorta di ‘stigma’ che farebbe apparire l’Italia come appesa a contributi esterni. Uno scenario che rischia di demolire importanti quote di agibilità politica ed economica per il nostro Paese”.