Ogni volta che torno da un evento come Communis mi porto a casa una certezza: la nostra è una comunità politica vera. Si tratta della due giorni di Fratelli d’Italia nella mia Como, un’occasione di incontro e confronto tra amministratori e rappresentanti di tutta la filiera istituzionale – dal Comune al Parlamento europeo – che condividono un unico obiettivo: lavorare con coerenza per il bene degli italiani.
Non è un evento come gli altri, ma il simbolo concreto di un modo diverso di intendere la politica: comunità, competenza e visione.
E questa comunità, oggi, vive grazie a Giorgia Meloni.
Perché senza il suo esempio – la coerenza di chi non cambia bandiera a seconda del vento, la tenacia di chi non si arrende, la visione di chi sa dove vuole portare il Paese – la destra conservatrice italiana ed europea semplicemente non esisterebbe.
Chiunque partecipi a un incontro di Fratelli d’Italia o di Gioventù Nazionale se ne accorge subito: non siamo una macchina elettorale, ma una comunità che nasce dall’idea che la politica sia un dovere, non un mestiere. È per questo che ogni livello istituzionale, dal consiglio comunale al Parlamento, parla la stessa lingua: quella della coerenza.
In un tempo dominato da improvvisazione e trasformismo, Fratelli d’Italia è diventato un punto fermo. Dare fiducia al nostro partito significa mettere il voto in cassaforte, perché vuol dire affidarlo a una filiera istituzionale solida – dal Comune al Governo nazionale, passando per la Regione e per l’Europa – dove ogni rappresentante lavora in sinergia per tradurre le idee in azioni concrete.
Quando un cittadino vota Fratelli d’Italia, sa che quella scelta produrrà risultati: un’opera pubblica che si realizza, una legge che viene approvata, una riforma che arriva in porto.
È una catena di responsabilità che parte dal basso e arriva fino ai vertici dello Stato, in cui la parola data non è mai un dettaglio, ma un impegno.
Il paragone più calzante è quello con il mondo delle imprese. Fratelli d’Italia è come una grande azienda solida e riconoscibile – per certi aspetti Giorgia con Fratelli d’Italia è paragonabile a Steve Jobs che crea Apple in un garage – dove tutti sanno qual è l’identità del brand, la missione e come raggiungere l’obiettivo. All’opposto, ci sono realtà politiche simili a società allo sbando, senza direzione, dove i soci litigano tra loro e si cambia amministratore delegato ogni sei mesi. Due situazioni tra le quali c’è un abisso.
Ma questa coerenza non riguarda solo la politica interna. Viviamo in un’epoca in cui le scelte geopolitiche determinano la vita quotidiana delle persone: solo un anno fa, quando dicevamo che il 2024 avrebbe deciso le sorti dell’Occidente, molti ci ridevano dietro.
Eppure lo ripetevamo ovunque, anche nel nostro podcast Occidente 2024: se Giorgia Meloni e i conservatori si fossero affermati in Europa, e Donald Trump fosse tornato alla Casa Bianca, l’Occidente avrebbe potuto salvarsi dalla deriva woke, sconfiggere il globalismo e porre fine ai conflitti scatenati dalle folli scelte di Joe Biden e dei democratici.
I fatti ci hanno dato ragione. Trump è tornato, l’asse conservatore in Europa è più forte che mai, e l’Italia – grazie alla leadership di Giorgia Meloni – è oggi il ponte tra Stati Uniti ed Europa. Un ponte solido, fondato su libertà, identità e sovranità.
Chi pensa che tutto questo siano “massimi sistemi” non ha capito nulla della realtà. Perché le scelte globali hanno conseguenze dirette sulle nostre vite: dal prezzo delle bollette, alla fine delle follie green che penalizzano le nostre imprese e favoriscono la Cina; dallo stop all’immigrazione incontrollata, alle leggi che difendono la sicurezza delle persone oneste e delle forze dell’ordine; dalle politiche per la famiglia e la natalità, fino alla strategia per la digitalizzazione dei servizi e per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale.
E poi ancora: le riforme che rafforzano la stabilità del Paese e la sua credibilità internazionale, rendendo l’Italia un punto di riferimento per chi vuole investire, produrre e creare lavoro.
Per questo, oggi, il voto a Fratelli d’Italia è una garanzia di risultati concreti.
Perché dietro ogni parola c’è un progetto, e dietro ogni progetto c’è una comunità coerente, radicata, determinata.
Mentre dall’altra parte si sparge odio, ci si perde in discussioni lunari, campi larghi e flottille, noi lavoriamo sodo per coltivare il nostro unico interesse: gli italiani.