Al 90% il virus ha fatto il famigerato “salto” e adesso si trasmetterebbe anche da uomo a uomo, così come provano i componenti di una sola famiglia in cui il primo ha contratto il virus al mercato del pesce di Wuhan, mentre gli altri contagiati dello stesso nucleo familiare, si sono infettati tra loro.
È un nuovo coronav irus, appartenente cioè alla famiglia dei coronavirus, nel caso specifico mai stato incontrato prima. Come altri coronavirus, proviene da animali o forse da frutti di mare. Molti degli infetti hanno frequentato o fatto spesso acquisti nel mercato all’ingrosso di frutti di mare di Huanan, Wuhan, nel centro del distretto cinese. I virus nuovi e problematici di solito provengono da ospiti animali come hanno dimostrato Ebola e l’influenza, ma non si tratta comunque di una regola certa.
La sindrome respiratoria acuta grave (Sars) e la sindrome respiratoria mediorientale (Mers) sono entrambe causate da coronavirus che provengono da animali. Sebbene si ritiene che Mers sia trasmesso agli umani da cammelli e dromedari, gli ospiti originali per entrambi i coronavirus erano probabilmente pipistrelli. I primi casi di Sars furono riscontrati in Cina alla fine del 2002. Le autorità li minimizzarono e furono successivamente molto criticate perché il virus si diffuse virtualmente senza controllo in 37 paesi, causando il panico globale, infettando più di 8.000 persone e uccidendo oltre 800 infettati, quindi con una mortalità stimata al 10%. Mers sembra essere meno facilmente trasmissibile da uomo a uomo, ma ha una maggiore letalità, uccidendo il 35% delle circa 2.500 persone che sono state infettate da quest’ultimo ceppo.
Il misterioso virus e provoca la polmonite. Coloro che si sono ammalati hanno accusato vari sintomi tra cui forte tosse, febbre e difficoltà respiratorie. Poiché si tratta di polmonite virale, gli antibiotici sono inutili. Possono essere usati farmaci antivirali, ma di solito riducono solo la gravità dei sintomi. Se le persone vengono ricoverate in ospedale, possono ottenere supporto respiratorio e liquidi. Il recupero dipenderà dalla forza del loro sistema immunitario. Di solito, chi soccombe al virus, ha già gravi patologie represse e non si presenta in originario buono stato di salute.
La trasmissione da uomo a uomo è stata confermata dalla National Health Commission cinese in due casi di infezione nella provincia del Guangdong, anche se non sembra accadere facilmente come nel caso della Sars . La possibilità viene ipotizzata anche dal direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, Gianni Rezza, secondo il quale “è verosimile che possa esserci stata una trasmissione interumana”. Le conoscenze, chiarisce, “sono in rapida evoluzione e al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure in Ue”.Al 20 gennaio le autorità cinesi avevano riconosciuto 139 casi, il doppio del numero precedentemente riportato, e tre morti. Un modello di possibile diffusione dell’epidemia, realizzato dagli esperti dell’Imperial College cinese, prevede la possibilità di più di 1.700 casi. Tra l’altro, i contagi lievi potrebbero sfuggire totalmente alle maglie della rilevazione. Si teme che il coronavirus possa diffondersi più ampiamente e da persona a persona durante le vacanze del Capodanno cinese alla fine di questo mese, quando milioni di persone viaggiano per festeggiare. Al momento, sembra che le persone in cattive condizioni di salute siano maggiormente a rischio, come sempre nel caso dell’influenza. Ma le autorità sperano di riuscire a contenere l’epidemia il più possibile, e di studiare quanto prima un vaccino valido. Fino al allora, si ricorrono gli appelli alla popolazione affinché adotti ogni accorgimento possibile per evitare il contagio, e denunci i casi anche controversi di una possibile infezione. Intanto, però, Giappone, Thailandia e Corea annunciano casi del virus, e i morti in Cina sono saliti a 17.